L’ultimo allarme alimentare proviene da Coop; la catena di supermercati invita i clienti a non consumare questo prodotto, potrebbe essere pericoloso.
Fare la spesa è un’attività curiosa, gratificante ma che va compiuta con la dovuta attenzione per scegliere prodotti di qualità, freschi e con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Quindi senza pensare a risparmiare eccessivamente e scegliere il prodotto che più piace, queste sono appunto le valutazioni che ovviamente fa qualsiasi cliente quando deve andare a fare la spesa, dando per scontato che tutto ciò che si trova negli scaffali sia assolutamente sano e sicuro.
Il problema è che non sempre è così, non è una certezza assoluta e lo dimostrano le continue allerte alimentari che proliferano. Già il 2025 è stato scandito da diversi allarmi, ad essere coinvolta stavolta è la grande distribuzione Coop che ha subito avvertito i consumatori di non con assumere questo alimento in quanto può essere particolarmente pericoloso. In questi casi infatti la tempestività è importante perché un ritiro comunicato in ritardo potrebbe compromettere la salute. Ecco perché Coop ha subito lanciato l’allarme.
I motivi che si celano dietro i richiami alimentari possono essere tanti, dai casi meno gravi a quelli più particolari. I richiami vengono fatti in via preventiva oppure proprio perché se ne constata la pericolosità dell’alimento in questione. Quando si fa un richiamo viene indicato il tipo di Lotto interessato; per questo la catena della grande distribuzione coinvolta caso per caso si attiva per fornire pedissequamente tutte le informazioni, in modo da circoscrivere il prodotto viziato e da rimuovere assolutamente dagli scaffali dei supermercati o dalle dispense o frigoriferi delle famiglie italiane.
In questo caso il richiamo ha riguardato il Morbier DOP a latte crudo del marchio Jean Perrin, alimento presente nei supermercati Coop e Iper. L’azienda produttrice è la SA Perrin-Vermot, finita sotto il controllo delle autorità sanitarie in quanto undici persone hanno sviluppato una sindrome emolitico-uremica; una complicazione derivante dall’Escherichia Coli presente solitamente nel latte crudo usato nella produzione del formaggio. Un’allerta che si estende ad ampio raggio perché non coinvolge solo l’Italia ma anche la Francia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Svezia, Polonia, Canada e Cile.
Il formaggio da restituire si presenta in diverse confezioni da 125 G, il prodotto riporta una data di scadenza tra l’8 gennaio e il 18 febbraio 2025. L’allarme è partito dalla Francia e reso diffuso anche dal Ministero della Salute italiano. Per questa ragione si consiglia di controllare il frigorifero; se avete acquistato il prodotto che riporta una scadenza che rientra nel range temporale indicato dal Ministero della Salute, dovete evitarne il consumo e restituirlo immediatamente al punto vendita.
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