Allarme febbre dengue: sintomi e come comportarsi

A Singapore si sta registrando un numero esponenziale di casi di dengue, infezione acuta che – come si avrà modo di scoprire nelle righe successive – si manifesta principalmente con febbre e dolori diffusi su tutto il corpo (non a caso è conosciuta anche con l’appellativo di “febbre spaccaossa“).

Come ci ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, siamo di fronte a una malattia “causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4), trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani“. Quali i sintomi e quale il trattamento, nonché le contromisure per impedire che si sviluppi tale malattia di origine virale?

Sintomi, trattamento e prevenzione della dengue

Zanzara tigre dengue Singapore epidemia pericolo
Zanzara tigre mentre consuma con un pasto di sangue

I numeri in calo registrati nell’isola del continente asiatico negli ultimi 21 giorni (1569 casi tra il 22 e il 28 maggio, 1455 nell’intervallo 29 maggio-4 giugno e 1190 nell’arco 5-12 giugno) rappresentano un rallentamento solo apparente: non è ancora stato raggiunto il picco (si stima che si attesterà oltre i 1787 casi del 2020, registrando un nuovo record storico); si prevede una nuova e rapida risalita a partire dalla metà di giugno (mese in cui tradizionalmente ha inizio il periodo di punta della dengue).

In genere i sintomi si presentano a distanza di 3 – 15 giorni successivi alla puntura di una zanzara infetta. Coloro i quali li manifestano, dovrebbero consultare immediatamente un medico per la diagnosi e la cura (la prontezza può facilitare una migliore gestione del caso). I principali campanelli d’allarme sono :

  • esordio improvviso della febbre. Può essere di forma lieve ma anche emorragica (FED);
  • forte mal di testa con dolore retro-orbitale (dietro l’occhio);
  • dolori articolari e muscolari;
  • eruzioni cutanee;
  • nausea e vomito;
  • sanguinamento dal naso o dalle gengive;
  • lividi sulla pelle.

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Non esiste un trattamento specifico e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Ricorda l’ISS che: “Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione”.

In assenza di FED o della sindrome da shock (SSD), la mortalità è nulla (a livello mondiale su circa 50-100 milioni di casi, si registrano circa 20.000 decessi). “La prevenzione delle epidemie si basa principalmente sulla riduzione e l’eradicazione dell’Aedes aegypti eliminando i luoghi di crescita e usando larvicidi. L’uso di spray […] e di insetticidi organo fosforici […] ha avuto successo nel ridurre la popolazione delle zanzare” (Ceci, Trattato di Medicina Interna).

Esempio Singapore: autorità alla prova dengue tra monitoraggio e contrasto 

Viene da chiedersi come si stiano muovendo le autorità locali per arginare il problema: le contromisure adottate possono fungere da spunto per ridurre al minimo la proliferazione in altri Paesi. É sugli scudi la National Environment Agency (NEA), consiglio statutario del Ministero della sostenibilità e dell’ambiente del governo di Singapore, una sorta di Comitato scientifico permanente composto da tre divisioni operative, tra cui quella di “salute pubblica ambientale” deputata alla sorveglianza e all’applicazione di misure preventive.

Negli ultimi anni ha adottato un approccio su più fronti per l’eradicazione della dengue: sorveglianza, sensibilizzazione, ricerca e contrasto attivo. Di particolare rilievo sono state le lezioni porta a porta: gli ufficiali della NEA hanno visitato le abitazioni site nelle aree più a rischio diffusione per istruire i residenti su come prevenire la riproduzione delle zanzare all’interno delle case. Durante queste visite, l’Autorità  ispeziona la dimora ed evidenzia le buone pratiche nonché i luoghi in cui potenzialmente la zanzara può proliferare.

La NEA sta conducendo operazioni di controllo intensificate nelle aree dei cluster di dengue muovendosi lungo due versanti: l’eradicazione degli habitat di riproduzione delle zanzare e l’uso massiccio di insetticidi per ridurne la popolazione. Ha inoltre esortato i cittadini e gli individui che a vario titolo vivono nella città-stato a sud della Malesia di mettere in atto comportamenti adeguati per rallentare quanto possibile la trasmissione della malattia. La prevenzione si svolge lungo due direttrici.

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La prima si fonda sul modello BLOCK (“bloccare”), acronimo di: Break up hardened soil “
frantumare il terriccio inumidito (in particolare quello dei vasi di fiori)”, Lift and empty flower floor plates “sollevare e svuotare i sottovasi”, Overturn pails and wipe their rimes “capovolgere i secchi e asciugarne i bordi”, Change water in vases “cambia l’acqua nei vasi”, Keep roof gutters clean and place ‘BTI’ insecticide “tenere pulite le grondaie del tetto e posizionare l’insetticida BTI”.

La seconda sul “protocollo” SAW: Spray (spruzzare insetticida negli angoli della casa in cui più facilmente potrebbero nascondersi le zanzare), Apply (applicare regolarmente un repellente per insetti, in particolare quelli contenenti DEET N,N-dietil-m-toluamide, picaridina o IR3535, i più efficaci nel respingere le zanzare Aedes) e Wear (indossare magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi).

Un vademecum apposito anche per tutti coloro i quali abitano a Singapore ma – per ragioni di lavoro o villeggiatura – resteranno per un elevato numero di giorni fuori casa. Prima di mettersi in viaggio, dovranno adottare numerose misure di prevenzione come ad esempio: capovolgere tutti i vasi e sottovasi per evitare che in caso di pioggia vi si depositi acqua, coprire i water e sigillare lo scarico.

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