Come è possibile subire una invasione da parte dei famigerati insetti della farina nonostante tutte le precauzioni prese? Ci sono due possibili spiegazioni
Gli insetti della farina possono essere un po’ come la sorpresa all’interno dell’uovo di Pasqua. Con le per niente gradite differenze che di cioccolata non ce n’è e soprattutto che questi esserini non risulteranno assolutamente una piacevole presenza. Troviamo gli insetti della farina all’interno delle confezioni della stessa, od anche in quelle che contengono la pasta. Le loro dimensioni sono irrisorie, anche se non è difficile notare gli insetti della farina ad occhio. Sono chiamati anche “insetti della pasta”, “tarme della farina” o “camale”.
Il loro habitat preferito è costituito da ambienti umidi e caldi, che a volte possono contraddistinguere una cucina. Inoltre prediligono anche i posti bui, proprio come una dispensa od una credenza. Oltre che nella farina, li possiamo trovare pure all’interno di altri alimenti come i cereali di diverso tipo o lo zucchero. E nonostante le nostre mille attenzioni nell’evitare eventuali invasioni da parte di insetti di ogni tipo, potrebbe comunque capitare un giorno di aprire i mobili della nostra cucina e di compiere la bruttissima scoperta.
Come ci sono arrivati lì questi insettini fastidiosissimi? I quali ci costringerebbero a buttare via tutto il cibo che è interessato dalla loro eventuale presenza. Il fatto è che non dobbiamo prestare attenzione massima solamente a quando conserviamo la pasta od altri cibi a casa, ma anche quando ci troviamo al momento dell’acquisto. Perché può succedere di individuare in noi stessi i “colpevoli”.
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Non è raro che accada di acquistare dei pacchi di farina o di pasta con all’interno gli insettini della farina, senza che ce ne accorgiamo. Così facendo saremo noi a trasportarli direttamente nelle nostre abitazioni. Però anche delle condizioni igieniche non sufficienti possono concorrere a favorire la loro presenza. Per cui dovremmo sempre pulire l’interno dei mobili della cucina con una certa periodicità. Una volta alla settimana, o comunque una o due volte al mese, dovrebbero essere sufficienti a debellare la possibile presenza di questi insetti.
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