La salute dei bambini richiede cure e attenzioni, ma dalle indagini emerge un grave scenario. Al centro la composizione dei pannolini: la denuncia alla quale bisognerebbe prestare attenzione
Non sempre la realtà rispecchia le aspettative, ed è un’eventualità ancora più preoccupante quando a rimetterci è la salute dei bambini. Soprattutto quando l’argomento riguarda i neonati e la primissima fascia d’età, le attenzioni e le cure nei loro confronti vengono triplicate, con enormi esigenze da parte dei genitori. Una premura che riguarda ogni strumento di crescita e mezzo educativo, dall’alimentazione ai prodotti ludici, dalle attività agli indumenti, tutto è selezionato con precisione. Nonostante questa sia la volontà che unisce le intenzioni di tutori e personale addetto, possono nascondersi alcune insidie nelle scelte che si promuovono.
Questo è il caso dell’ultima indagine condotta sui pannolini, strumento necessario nella fase che precede il controllo sfinterico. Il prodotto assorbente, con il quale i bambini restano ininterrottamente a contatto per un lungo periodo della loro vita, presentano in alcuni casi alcune controindicazioni. Una realtà allarmante, ancor più in questa delicata fascia d’età, quando la qualità dovrebbe essere prerogativa di ogni brand di riferimento. Eppure, nonostante ciò, i risultati delle ricerche smentiscono tale certezza.
Pannolini, il risultato delle indagini
Sono 21 le Ong europee che denunciano una realtà allarmante, che riguarda proprio la salute dei bambini più piccoli. A lanciare l’allarme è stata la Francia, supportata dalle varie ricerche svolte sul campo. Oggetto di studio, un strumento estremamente utilizzato nelle prime fasi di vita dell’infante, necessario al fine dello sviluppo del bambino, fino al raggiungimento del controllo sfinterico. Si tratta del pannolino, con cui i bambini presentano un contatto pressoché ininterrotto fino al suo abbandono, aspetto che rende la selezione accurata ancora più necessaria.
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Le ricerche svolte sulla qualità dei pannolini rivelano tuttavia una grande problematica, principalmente inaspettata per la maggior parte dei marchi. Sarebbe stata infatti rilevata la presenza di materiali tossici nella composizione dei prodotti assorbenti, ma non è l’unico elemento allarmante. La percentuale di riscontro nelle indagini condotte sul territorio francese, precisamente sui marchi più utilizzati dalla popolazione, supera in modo considerevole le aspettative. Nel 90% dei pannolini testati si registrano sostanze chimiche pericolose, a tal punto da aumentare il rischio di insorgenza di patologie “molto gravi”.
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Tra questi elementi, rilevati nelle nelle ricerche condotte tra il 2019 e il 2020, vi sono idrocarburi policiclici, formaldeide e sostanze cancerogene. Il rischio, a considerazione dell’elevato contatto del bambino con il pannolino, getta nella preoccupazione le associazioni che si occupano del tema. Queste ultime richiedono una revisione dell’Unione Europea dei parametri da rispettare da parte dei produttori, che si impegnino nella tutela della salute degli infanti, quotidianamente esposti alle sostanze più pericolose al mondo.