Allarme siccità, razionamento dell’acqua in Italia: dove

Le temperature eccezionalmente alte delle ultime settimane unite all’assenza di pioggia degli ultimi mesi ha riportato l’allarme siccità sulla nostra penisola. Sopratutto il Po osservato speciale: è di almeno 3 metri sotto il livello abituale. Per questo motivo oltre un centinaio di comuni sulle sue sponde rischiano il razionamento se la situazione non migliora.

A rischio infatti sono sopratutto allevamenti e agricoltura, motivo per cui Utilitalia, federazione delle aziende responsabili dell’acqua potabile, ha chiesto il razionamento, almeno nelle ore notturne, per almeno 125 comuni tra Piemonte e provincia di Bergamo.

Allarme siccità: cosa sta succedendo sulle rive del fiume Po

razionamento siccità
Ponte sul fiume Po (Pixabay)

Troppa poca acqua nei fiumi italiani, questa la conseguenza del caldo anomalo e della carenza di pioggia che negli ultimi mesi ha caratterizzato sopratutto il nord Italia. Per questo motivo, in lacune zone tra Rovigo e Ferrara l’irrigazione è già stata regolata attivando le pompe d’acqua mobili d’emergenza. Ora sotto osservazione ci sono anche 125 comuni tra Piemonte e provincia di Bergamo che rischiano il razionamento dell’acqua con la sospensione della fornitura durante la notte.

Il problema parte da lontano: non è nevicato abbastanza sulle sulle Alpi e i laghi sono a secco, con un ovvia ripercussione sulla portata dei fiumi. Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po ha dichiarato all’ANSA: “In alcuni territori italiani non piove da 110 giorni, e la situazione di siccità è in peggioramento”. Sono già attive per questo in molti comuni tra Piemonte e Lombardia le autobotti per l’approvvigionamento d’acqua dati i serbatoi ormai a secco.

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Sono 100 i comuni in Piemonte e 25 quelli in provincia di Bergamo per cui sono state richieste le misure di emergenza. La peggiore siccità degli ultimi 70 anni quella che sta colpendo il Po. Per questo l’Osservatorio sulla siccità tornerà a riunirsi a breve per capire come procedere.

Tra le conseguenze della siccità prolungata potrebbero esserci infatti danni per l’agricoltura, la biodiversità e il settore idroelettrico. L’allarme non riguarda solo il Po. Se la situazione dovesse perdurare a rischio anche le coltivazioni in Toscana.

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