Da una recente indagine condotta su diversi marchi di succhi di frutta è emersa un’amara verità: cosa contengono di dannoso
Negli ultimi tempi sia i pediatri che nutrizionisti raccomandano di consumare dosi moderate di succhi di frutta. Infatti, l’abuso di questa bevanda, in particolar modo da parte dei più piccini, può aumentare notevolmente il rischio di obesità e nuocere anche alla salute dei denti. I succhi di frutta non sono del tutto “nocivi”, tuttavia sarebbe meglio limitarne il consumo e, soprattutto, preferire quelli senza zucchero e biologici. Secondo quanto stabilito dalla normativa europea, il succo di frutta 100% è formato esclusivamente da ciò che si ottiene dalla spremitura del frutto. Dunque, in tal caso, non vengono utilizzati conservanti, aromi e dolcificanti.
In realtà, però, questo tipo di preparazione del prodotto non si presta a tutti i tipi di frutta ma soltanto ad alcuni come la mela, l’arancia, l’ananas e i mix tropicali. Mentre altri, invece, come la pera, la pesca e l’albicocca vengono trasformati in nettare. In tal caso, oltre alla polpa del frutto, sono presenti anche l’acqua e gli edulcoranti. Tali prodotti vengono etichettati con la seguente dicitura: “bevande a base di frutta”, che, dunque, si differenziano dai succhi di frutta al 100%.
La rivista tedesca Öko-Test, analizzando diversi marchi di succhi di frutta a mela, ha fatto delle scoperte sconcertanti. Il magazine ha testato ben 33 succhi diversi e soltanto 21 di essi appaiono approvati a pieno dal punto di vista qualitativo. L’analisi, svolta a campione, aveva come obiettivo valutarne la contaminazione da parte di pesticidi e tossine della muffa e il livello di percentuale di alcune sostanze come etanolo e metanolo, acidi volatili, acido lattico e il valore Brix. Infine, ognuno dei succhi analizzati sono stati assaggiati per giudicarne l’aspetto, il sapore e la sensazione che trasmettevano in bocca.
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Purtroppo, la rivista tedesca, ha fatto un’amara scoperta: almeno 5 di essi apparivano peggiorati dal punto di vista qualitativo, rispetto alle analisi passate. Infatti, gli esperti hanno rilevato la presenza di mepiquat, una sostanza in grado di regolare la crescita delle piante, assolutamente vietato in Europa. Tuttavia, i succhi di frutta che superano il limite stabilito dall’Ue provengono tutti da mele coltivate in Polonia.
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Ancora, gli studiosi hanno notato come purtroppo, 17 succhi di mela risultano contaminati da uno o più pesticidi. Per fortuna, però, le sostanze in questioni sono presenti in quantità minime. Questo, dunque, non ha comportato “una svalutazione delle bevande sottoposte al test”. In base alla classifica stilata dall’Öko-Test, tra i vari succhi di frutta analizzati, i migliori sono: Solevita e Solevita Bio Organic (marchio Lidl), Pfanner 100% mela naturalmente torbido e Rauch 100% mela naturalmente torbido.
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