Gli zampironi – piccole spirali costituite da polveri compresse di piretro (ricavato dall’essiccazione delle piante del genere Tanacetum) che bruciando lentamente producono un fumo che allontana zanzare e insetti vari – sono diventati un gadget estivo irrinunciabile e imprescindibile, un punto fermo per tutti coloro i quali desiderano trascorrere del tempo senza il patema di essere “vittime” di punture.
La forma iconica dello zampirone risale alla fine del 1800: fu “brevettata”, in Giappone, da due imprenditori che ebbero l’intuizione di mescolare il piretro derivato dai crisantemi con la segatura. Quando accesi, il fumo prodotto tiene lontani gli insetti. Aleggia però un amletico quesito: “il loro uso può arrecare danni alla nostra salute“?
L’uso degli zampironi mette a rischio la nostra salute?
Esistono due tipi di zampironi: quelli che contengono insetticidi uccideranno le zanzare, quelli che contengono sostanze aromatiche (come la citronella) invece le respingeranno. Alcuni studi hanno dimostrato che entrambe le spirali non rappresentano un rischio per la salute, a patto che si tenga conto di una importante accortezza.
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É infatti necessario servirsene solo in aree esterne e ben ventilate, mai al chiuso: le sostanze insetticida (al pari di quelle aromariche) sono considerate sicure, non altrettanto il particolato – ovvero le polveri sottili generatesi dalla combustione delle spirali – che resta sospeso nell’aria sottoforma di particelle e che viene respirato dagli esseri umani.
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Una ricerca condotta dall’Università di Sydney ha infatti stimato che il particolato prodotto dalla combustione di uno zampirone equivalga a lasciare accese nell’aria dalle 75 alle 137 sigarette. L’esposizione a tale quantità di fumo rappresenta un rischio per la salute.
Indicazioni per limitare i rischi
É lo stesso Ateneo della cittadina australiana a fornire dei suggerimenti per ridurre al minimo i rischi per la mostra salute. In primis è necessario acquistare prodotti di marchi noti, da rivenditori affidabili e autorizzati, verificando la presenza della marcatura “CE”.
In secondo luogo, si potrebbe valutare l’uso di zampironi che contengono l’insetticida Metofluthrin (una molecola sintetica registrata EPA, modellata su un repellente naturale che si trova nei fiori di crisantemo, che risulta meno pericolosa anche nei luoghi al chiuso) oppure ripiegare su una soluzione “smart”: sono infatti stati messi in commercio sistemi repellenti connessi e on-demand.