Questa mattina, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha parlato dell’alluvione in Emilia Romagna e di mobilità sostenibile.
Si è tenuto questa mattina a Palazzo Reale a Milano un evento organizzato da Sky Tg24 per discutere dei principali temi del momento. Tra questi anche l’alluvione che ha colpito nelle scorse settimane l’Emilia Romagna.
Sul punto è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, secondo il quale ad aver influito sono una serie di fattori, tra cui un cambiamento climatico notevole che ha investito il Pianeta. Il ministro ha poi parlato anche della mobilità sostenibile e della transizione verso le auto elettriche.
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin è tornato a parlare dell’alluvione in Emilia Romagna verificatosi quasi un mese fa e che ha provocato vittime e danni ingenti.
Il titolare del dicastero è intervenuto durante l’evento, organizzato da Sky Tg24 a Palazzo Reale a Milano per parlare di diversi temi attuali, tra cui appunto l’alluvione. Secondo Fratin non bisogna prendere in considerazione un solo fattore, considerato che ad influire sarebbero stati tanti, ma è innegabile che il Pianeta da tempo lotta contro “un cambiamento climatico notevole”.
Il ministro dell’Ambiente ha spiegato che i giorni di pioggia sono passati da 110/115 ad 85, ma con la stessa quantità d’acqua. Purtroppo, ha aggiunto, era impossibile evitare totalmente questo evento, forse si poteva limitarne la gravità. Infine, per quanto gli interventi in tal senso, secondo Fratin, le risorse ci sarebbero, ma il problema è legato alle procedure burocratiche.
Durante il suo intervento, Fratin ha parlato anche di mobilità sostenibile concentrandosi sullo stop alla produzione della auto inquinanti previsto per il 2035. Il ministro ha affermato che questo obiettivo è difficile da raggiungere per la data prefissata. “Sono convinto – ha aggiunto, come riporta Sky Tg24– che la strada per il futuro sia l’elettrico, ma non al 100%, come pensa Bruxelles. Si potrebbero valutare anche l’idrogeno o i biocarburanti, ma pare che l’Unione Europea non sia ancora intenzionata a farlo”. Fratin ha concluso che sarebbe controproducente rimanere fermi solo sull’elettrico.
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