Alluvione Genova 9-10 ottobre 2014: le cause e le colpe [FOTO]

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Un’alluvione a Genova il 9 e il 10 ottobre ha causato moltissimi danni in tutto il capoluogo ligure. Strade allagate e inaccessibili, automobili portate via dalla furia dell’acqua, le zone più colpite rimaste al buio e una vittima. Un bilancio che rimane provvisorio, visto che nella mattina di venerdì 10 ottobre si contano ancora i danni e l’emergenza non è terminata. Il Bisagno e il Rio Fereggiano, i due torrenti della città, sono esondati a causa delle intense precipitazioni e le conseguenze si sono fatte vedere in tutto il territorio.

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Le cause
La piena dei due torrenti ha travolto negozi, case e automobili, riversandosi sulle cantine e sugli appartamenti a piano terra, che hanno subito delle gravi conseguenze. Si tratta di uno degli ultimi casi di questo tipo accaduti in Italia negli ultimi anni. A Genova una situazione simile è stata vissuta nel 2011, con la piena del Bisagno che ha causato la morte di 6 persone. Con l’arrivo della stagione autunnale, le forti piogge causano delle vere e proprie tragedie. Ma la colpa di tutto ciò non può essere fatta ricadere esclusivamente sulle precipitazioni. Disastri di questo tipo non possono non far pensare alle numerose inadempienze che si possono riscontrare in tutto il territorio del nostro Paese. Il dissesto idrogeologico mette a dura prova le condizioni ambientali delle nostre città e, in situazioni di emergenza come queste, può essere la causa di vere e proprie tragedie. A tutto questo contribuiscono sicuramente le costruzioni non in regola, l’abusivismo edilizio, che finisce spesso con l’indebolire molte aree della penisola. Se a tutto ciò associamo anche la scarsa presenza di controlli e di interventi di prevenzione, il quadro non può che risultare devastante.
Di chi è la colpa?
Ogni volta che accade una tragedia di questo tipo, si prendono degli impegni ben precisi e si fanno delle previsioni su futuri interventi per arginare la presenza di altri eventi catastrofici in futuro, ma, nella realtà, nulla viene fatto per mettere in atto delle adeguate misure di prevenzione, che potrebbero consistere anche nel potenziamento delle strutture esistenti. In passato ci sono state molte polemiche sul mancato progetto di messa in sicurezza dei rii della città. Inoltre la mancata realizzazione dello scolmatore non fa altro che peggiorare la situazione. Bisogna considerare anche che i torrenti di Genova hanno una portata scarsa e sono brevi. Se il mare è agitato, l’acqua di quest’ultimo blocca lo scorrere dei fiumi e causa le esondazioni. Le colpe, quindi, non possono essere fatte ricadere interamente sul maltempo: fenomeni meteo violenti sono sempre più all’ordine del giorno, a causa soprattutto dei mutamenti climatici, la cui responsabilità deve farsi ricadere proprio alle azioni umane sconsiderate degli ultimi secoli. Per affrontare situazioni critiche di questo tipo bisogna avere la situazione sotto controllo prima che gli eventi accadano. Tutto ciò deve essere realizzato con azioni mirate e con progetti studiati per bene con la collaborazione di esperti.

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