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Alluvione a Genova del 9 e 10 Ottobre 2014

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Ancora straziati dai terribili avvenimenti dell’Emilia Romagna, ci accingiamo a fare un passo indietro nella storia d’Italia rivivendo oggi l’alluvione di Genova del 9 e 10 Ottobre 2014.

Liguria disastri
Alluvione di Genova del 2014 (foto da Instagram)

Ciò che è successo recentemente in Emilia-Romagna ha lasciato un solco indelebile nelle anime di tutti gli italiani. Non siamo però nuovi a questi cataclismi: basta infatti retrocedere di nemmeno 10 anni per rivivere queste scene, anche se di portata ridotta. Ci troviamo nel capoluogo della Liguria, a Genova, precisamente il 9 Ottobre del 2014. 

Dovrebbe essere un classico freddo pomeriggio autunnale per i cittadini liguri, eppure in breve tempo si trasformerà in tutt’altro. Alle 18:30 infatti inizia una forte precipitazione che non cesserà prima di 24 ore. Sul suolo di Genova si scagliano circa 395 millimetri d’acqua in poco più di 24 ore causando la conseguente esondazione di più torrenti.

Alluvione a Genova del 9 e 10 Ottobre 2014: la cronologia dei fatti

Nel pomeriggio del 9 Ottobre presso Chiavari esonda alla foce il torrente Entella. Fortunatamente l’area che accoglie il cataclisma non vi sono abitazioni o esseri umani. Va diversamente a Montoggio, comune in provincia di Genova, dove esondano sia il Rio Carpi che lo Scrivia: la zona qui è assai popolata e costringe i cittadini ad uscire dalle proprie abitazioni visto che il flusso d’acqua raggiunge il primo piano delle case. La massa di fanghiglia poi trasporta con sé anche numerose automobili: in tre di queste vi sono altrettante persone, fortunatamente tratte in salvo poco dopo dalle autorità competenti.

Macchina ribaltata dalla furia dell’acqua (foto da Instagram)

Alle ore 23.30 invece esonda il torrente Bisagno, allagando buona parte della città di Genova, che per ore ed ore rimane senza corrente. Le acque del torrente arrivano fino all’altezza di un metro ed ottanta trascinando qualsiasi cosa si trovi sul suo percorso. Poco dopo 00:45, i Vigili del Fuoco recuperano il corpo esanime di un uomo annegato nel tunnel allagato tra via Canevari e la stazione Brignole. Ci furono poi altri luoghi abitati colpiti dalla furia del disastro come Multedo, Pegli, Voltri, Sestri Ponente, Cornigliano e Coronata. 

Stime dei danni e conseguenze

Gli angeli del fango (foto da Instagram)

Poteva andar molto peggio: le stime post-cataclisma registrano solamente un morto. Il comune di Genova proclama il lutto cittadino per la giornata del 16 ottobre 2014. I danni calcolati invece ammontarono sulla cifra di 250 milioni di euro. Di questi solamente 25 relativi alla città di Genova. Quando il maltempo rallentò la sua furia impervia, la regione ligure vide il manifestarsi di una ingente reazione di solidarietà sociale della popolazione italiana, specie tra ragazzi e giovani. Arrivati da tutte le parti della Penisola, aiutarono a spalare il fango nelle case, nelle strutture e nelle strade. Vennero definiti dai mass media “gli angeli del fango“.

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