Nonostante sia ancora una ferita fresca sul corpo dell’Italia, a volte ci dimentichiamo di avvenimenti appena accaduti: rinfreschiamo allora la memoria andando a rivivere i terribili istanti dell’alluvione di Ischia del 26 Novembre 2022.
Quando Madre Natura sprigiona tutta la sua potenza noi esseri umani possiamo fare poco o niente, vedasi ad esempio l’alluvione dell’Emilia Romagna da poco accaduta. In altri casi però, l’uomo si mette nei pericoli quasi da solo andando a costruire dove non dovrebbe. Questo può essere un riassunto sintetico dell’alluvione di Ischia del 26 Novembre 2022.
Essa è stata il secondo disastro naturale avvenuto in Italia nel giro di pochi mesi nell’autunno del 2022, dopo che 12 persone avevano perso la vita durante l’alluvione delle Marche dello stesso anno. Inoltre vi è da sottolineare il fatto che la zona di Ischia in poco più di 100 anni di storia ha subito 72 frane ed un terremoto registrando 30 vittime.
Alluvione di Ischia del 26 Novembre 2022: la cronologia dei fatti
La notte del 26 Novembre del 2022 non fu una notte come tutte le altre. Già dalla mezzanotte iniziò a piovere incessantemente. La violenza del cielo si scagliò contro l’isola facendo annotare 126 millimetri di acqua in poco più di 6 ore. Alle 05:00 circa si distaccò una parte di crostone del Monte Epomeo, nella località di Casamicciola Terme. L’enorme quantità di acqua, fango e detriti venne giù dalla montagna investendo tutto ciò che trovava sul suo cammino. Terminò il suo percorso solo in mare.
Immediato fu l’intervento delle forze dell’ordine. I primi a giungere furono i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, i quali iniziarono a scavare sotto il terriccio per recuperare le persone ancora in vita. Allo stesso tempo fu avvertita anche la Capitaneria di Porto, la quale tentò di recuperare autovetture e pullman finiti in mare. In tutta la zona fu interrotta l’elettricità e circa 30 famiglie rimasero bloccate nelle proprie abitazione presso la località di Lacco Ameno.
I dati del disastro e l’intervento del governo Meloni
I numeri registrati dopo la frana annunciarono:
- 12 vittime
- 0 dispersi
- 230 sfollati
- 30 case distrutte
La premier di governo Giorgia Meloni, eletta da pochi mesi, stanziò due milioni di euro per le operazioni di recupero e soccorso e dichiarò lo stato di emergenza. Diverse delle persone della zona affermarono che in seguito alla frana del 2009 era stato promesso loro di rendere la località più sicura rispetto a questi disastri ambientali. Nulla però fu fatto. L’abusivismo edilizio regnava e tutt’oggi regna nella splendida realtà di Ischia.