Oltre ai danni incalcolabili, oltre i feriti e i morti, l’alluvione delle Marche ha portato distruzione anche nei rifugi per animali. Per ora si contano due gatti morti e strutture completamente distrutte
Abbiamo ancora tutti negli occhi le immagini devastanti dell’alluvione che ha colpito le Marche. Una tragedia che dimostra ancora una volta come il nostro territorio sia un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico ma sembriamo ogni volta dimenticarcene. E ogni volta che la natura ci ricorda che per noi esistono dei limiti che non andrebbero superati, a pagarne le conseguenze sono gli uomini ma anche gli animali.
Perché quando arriva l’onda di piena e il fango sommerge tutto in pericolo ci sono anche le vite di tutti gli animali che i volontari delle associazioni animaliste cercano di proteggere ogni giorno nei rifugi. A Senigallia sono arrivati i volontari della sede di Ancona della Lav per aiutare l’associazione Cuori Pelosi Odv nella cui sede erano ospitati 37 animali tra cani e gatti.
Alluvione nelle Marche, il bilancio di una tragedia che si poteva evitare
Potrebbe sembrare uno sforzo inutile parlare degli animali che erano accolti nei rifugi delle Marche e che ora non ci sono più alla luce delle vite umane strappate via dalla piena ma anche quelle degli animali sono vite e come tali sono preziose a potevano essere risparmiate, non solo se fosse stata lanciata l’allerta meteo per tempo ma soprattutto se si fossero effettuati quei lavori che si attendono nella zona da anni.
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Ed è per questo, per rimarcare come quella delle Marche è in realtà una tragedia che poteva essere tamponata e anche evitata, che vogliamo parlarvi di quello che è successo al canile rifugio e oasi felina di Senigallia gestito dalla Associazione Cuori Pelosi Odv. Purtroppo al momento si contano due gatti che non ce l’hanno fatta. E oltre a questi due gatti che purtroppo hanno perso la vita nell’alluvione ci sono altri animali che ora sono ricoverati in condizioni delicate.
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In particolare, come hanno riferito i volontari dell’Associazione ci sono almeno tre animali che sono ricoverati presso lo studio di una veterinaria con evidenti sintomi di ipotermia per aver ingerito la poltiglia melmosa che si è riversata nelle strade. C’è poi un cane chi ha bisogno di un intervento chirurgico alla zampa. Sulla pagina Facebook dell’Associazione Cuori Pelosi è stato lanciato un appello e una raccolta fondi.