Sicuramente il 2010 resterà nella memoria collettiva per le terribili alluvioni che hanno flagellato la regione Veneto e non solo, prese a cuore sia dagli italiani sia dal resto del mondo. Anche le star di Hollywood non sono restate a guardare (vedi l’impegno che forse si prenderà Angelina Jolie). Molti di voi lo sapranno già che la natura gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrio del pianeta, sempre e comunque. Dunque, bisogna tutelare l’ambiente prima di stravolgere il paesaggio con catrame e cemento. E pensare che una tragedia simile, forse, poteva essere evitata. Vi spieghiamo come.
Prima di tutto, bisogna costruire rispettando alcune leggi sia ambientali sia logiche. L’ideale sarebbe trovare delle soluzioni edilizie durevoli ma ecosostenibili. Un pò come hanno fatto in Galles, dove le forti pioggie sono quasi all’ordine del giorno. In particolare nella cittadina di Pickering, particolarmente soggetta a disastri ambientali.
A Pickering, per prevenire danni e pericoli procurati dall’acqua, è stato messo in azione un progetto pilota (avviato nel 2009 e della durata di 2 anni), studiando ed escogitando una strategia per capire dove l’uomo sta sbagliando nei confronti di Madre Natura.
Ed ecco quindi che quella che era una deforestazione è stata sostituita con la piantagione di nuovi alberi, la sparizione dei fiumi ha lasciato campo alle deviazioni non traumatiche dei torrenti e rinforzi agli argini a protezione del suolo dalla forza dirompente dell’acqua.
Tutto questo ha un costo relativamente elevato: 800 mila euro. E se dovesse portare buoni risultati, verrà esteso ad altre aree a rischio del Regno Unito. Per info: www.pickering.uk.net
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