Pianta erbacea perenne e succulenta della famiglia delle Asphodelaceae, l’Aloe arborescens vanta numerosi principi attivi. Questo è il modo più semplice per coltivarla anche in vaso
Preziosa dal punto di vista fitoterapico, l’Aloe arborescen è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asphodelaceae, conosciuta e impiegata fin dall’antichità. Alcune testimonianze derivano dall’antico Egitto, dove veniva considerata la “pianta dell’immortalità”, grazie alle sue numerose e peculiari proprietà. Tra queste, sono note quelle antibatteriche, antiossidanti, depurative, diuretiche, cicatrizzanti, ed evidenzia la capacità di favorire il controllo del colesterolo “cattivo”, oltre che l’espulsione delle tossine.
Si dimostra un’inscalfibile alleato del sistema immunitario ed è perfetta per proteggere le mucose dello stomaco, aiutando la digestione e contrastando l’acidità. Il suo habitat è desertico, come dimostra l’origine da collocarsi in Africa settentrionale, ed è definita come pianta succulenta grazie alla straordinaria capacità di immagazzinare acqua. Molto semplice da coltivare, non richiede grande manutenzione, ed è possibile prendersene cura anche in vaso e in casa, seguendo alcune indicazioni per permetterle di crescere rigogliosamente.
Pianta erbacea perenne e succulenta, l’Aloe arborescens si presenta rigogliosa e verde, sorprendente anche dal punto di vista ornamentale grazie ai fiori rossi in grappolo che la contraddistinguono. Conosciuta e impiegata fin dall’antichità per le numerose proprietà, si rivela un prezioso alleato dal punto di vista fitoterapico, grazie alla moltitudine di benefici che esercita sull’organismo. Lenitivo, cicatrizzante, antiossidanti, antibatterica, antisettica, depurativa e detossinate, questa preziosa pianta è anche molto semplice da coltivare, persino in casa.
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Per la coltivazione in vaso, è necessario fornire alla pianta un terriccio drenato, ma con grande attenzione per il ristagno dell’acqua, da evitare per non nuocere alle radici. Utilizzare la torba o la pietra pomice da mescolare al terriccio è un’ottima soluzione per prevenire rischi. Da innaffiare con regolarità in estate, di inverno non necessità di particolari cure. Un altro aspetto da tenere in considerazione sono i parassiti, che nel caso dell’Aloe arborescens generalmente riguarda più precisamente cocciniglie, acari e afidi.
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In questo caso, per contrastare ogni eventualità, passare un panno umido sulle foglie permette di rimuovere intrusi indesiderati. Per evitare contaminazioni fungine, è possibile esporre la pianta alla luce solare. Vista la naturale crescita della pianta, che può raggiungere anche dimensioni importanti, il rinvaso è fondamentale ed inevitabile ogni anno. Queste sono le indicazioni necessarie al fine di un’ottimale coltivazione in vaso dell’Aloe arborescens, per iniziare a beneficiare finalmente della sua particolare estetica ma soprattutto delle numerose proprietà.
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