Il progetto è partito e ha mostrato già dei primi risultati molto positivi. Per quale motivo adottare l’aloe come pesticida sarebbe un bene per tutti.
Aloe come pesticida, l’idea è venuta ad alcuni ricercatori statunitensi che ora sono al lavoro proprio per sviluppare un metodo tutto ecologico allo scopo di potere proteggere le colture ed i raccolti. Nel novero delle dinamiche industriali l’utilizzo dei pesticidi è inevitabile, allo scopo di impedire delle possibili infestazioni da parte di parassiti di vario tipo. Però questa cosa potrebbe comportare con relativa facilità il permanere di tracce di sostanze che potrebbero rivelarsi come potenzialmente nocive per la salute delle persone.
Consumare un alimento contaminato da sostanze tossiche può esporre nel tempo al pericolo di contrarre delle malattie al sistema digerente, all’apparato endocrino o cancerogene, tra gli altri. Da qui l’idea di adattare dell’aloe come pesticida. Gli ideatori sono gli scienziati del reparto di Chimica dell’Università del Texas Rio Grande Valley negli Stati Uniti. Il proposito è quello di usare le bucce di questa pianta, il cui gel contenuto al loro interno è utilizzato per scopi medicamentosi.
Le foglie di aloe vera verrebbero raccolte tra gli scarti agricoli per poi “spremerli” e ricavare così il gel. In questo modo lo stesso non sarà impiegato solamente per curare le scottature ed i disturbi della pelle in particolare, ma anche per fare da insetticida efficace e non inquinante. Questo sarà il principale vantaggio rispetto all’uso dei pesticidi tradizionali, che invece tutto sono fuorché ecocompatibili.
I primi esperimenti hanno mostrato un esito promettente, con le bucce essiccate che sono servite per ottenere degli estratti mediante l’applicazione di alcuni solventi. Ulteriori sperimentazioni hanno confermato quello che è l’effetto repellente tenuto contro diverse tipologie di parassiti che sono soliti infestare le coltivazioni.
Il tutto poi è al cento per cento sicuro per le persone. Tra l’altro ci sono delle stime ufficiali che fanno sapere come in media il 30% dei raccolti mondiali di frutti, ortaggi, verdure, cereali ed altro finisce con l’essere buttato via perché ritenuto non più commestibile, dopo che ha luogo una infestazione da parassiti. Con l’aloe come pesticida invece non ci sarebbe alcuna contaminazione da sostanze nocive. E questo potrebbe consentire di evitare inutili e detestabili sprechi alimentari.
I raccolti però sono messi in ginocchio anche da un’altra grossa problematica. Ovvero il cambiamento climatico, che ha causato una serie di violenti quanto inaspettati eventi climatici disastrosi fuori stagione ed assolutamente non prevedibili. La cosa ha causato un crollo generale dei raccolti non solo nell’ultimo anno ma anche negli ultimi che si sono susseguiti. E che hanno visto non a caso il cambiamento climatico ed il surriscaldamento globale crescere in maniera preoccupante di intensità.
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