La pulizia delle orecchie è una questione molto delicata. I cotton fioc sono sconsigliati. Ma, come loro, anche un’alternativa è da evitare
Le orecchie sono una delle parti del corpo maggiormente delicate ma, nonostante ciò, necessitano di una profonda pulizia. Un’azione sulla quale se ne parla sempre molto. Il motivo? I molti falsi miti o le tante pratiche errate. Su tutte? Anche quella più comune e utilizzata dei cotton fioc. Ma quindi che bisogna usare per pulire il padiglione dell’orecchio?
Secondo molti, la miglior scelta (e anche quella più ecologica) da utilizzare per la pulizia è rappresentata dagli asciugamani. Ma non mancano le alternative. Eppure ce ne è una che, sebbene sia molto in voga, è sconsigliata, sia per gli adulti che i più giovani, dai ricercatori della Fondazione Veronesi. Ecco di cosa si tratta e perché non dovrebbero essere usate.
Come detto c’è un metodo molto in voga per la pulizia delle orecchie che però non dovrebbe essere usato. Si tratta dei coni di cera, ovvero delle candele cave di circa di 30 cm realizzati in cera. Le due estremità, vista la forma, differiscono oltre che per la forma anche per la funzione. La parte più stretta, infatti, va all’interno del canale uditivo, mentre la parte più larga funziona da miccia. Sempre da quest’ultima, poi, fuoriesce il calore. Leggendo le modalità di utilizzo bisogna stare supini su una superficie piana e, quando la fiamma arriva vicino al volto, bisogna spegnerla.
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Questa particolare candela, grazie al calore, generebbe un “effetto camino” e, grazie alla pressione negativa della combustione, capace di aspirare i tappi di cerume. Ma non solo perché per molti questa è perfetta per contrastare il dolore alla mascella, le infezioni batteriche, raffreddore, influenza, emicrania e il tinnito, ovvero il ronzio nelle orecchie. E’ bene però sottolineare che, nonostante le tante promesse, nessuna è stata realmente dimostrata. L’efficacia, dunque, sarebbe figlia di un effetto placebo.
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Sebbene chi le utilizza tenderà a mostrarvi il residuo del tappo di cerume sulla punta della candela è bene sapere che quello è in realtà lo scarto della combustione accumulato. Inoltre il calore generato molte volte non riesce nemmeno a scioglierlo. Quindi immaginatevi poi se il tappo fosse indurito o bloccato. Addirittura è stato dimostrato che in alcuni pazienti, dopo l’utilizzo dei coni, il cerume aumentava. Altro pericolo di questi coni è la fiamma che oltre a rischiare un’ustione produce all’interno ceneri e residui che, oltre ad essere fastidiose, potrebbero causare infezioni.
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