I cotton-fioc sono pericolosi e dannosi per certi versi, ma molti non riescono a fare a meno di usarli: l’alternativa green
Il cotton-fioc (altrove chiamato cotton bus, ndr) è uno degli oggetti utilizzati per l’igiene personale e non solo, più inquinanti al mondo. Realizzato nel lontano 1923, presenta un bastoncino di plastica con alle estremità cotone idrofilo. A livello ambientale ha avuto e ha un impatto davvero devastante, tanto che in Italia, come in altri paesi, è stato vietato quello con il bastoncino in plastica in favore di quello in cartoncino biodegradabile.
Tale strumento, inoltre, è del tutto sconsigliato per la pulizia interna delle orecchie in quanto tende, per la sua conformazione, a spingere il cerume verso l’interno del condotto uditivo. Questo causa la creazione di tappi di cerume, anziché favorirne la rimozione. Inoltre, c’è da dire che il sistema uditivo adotta un proprio meccanismo di auto-pulizia e quindi non c’è bisogno di stare troppo a pulire le orecchie in maniera manuale, né tanto meno bisogna entrare troppo in profondità delle stesse.
Alternative green al cotton-fioc
Un’alternativa green al cotton-fioc si chiama Oriculì, la cui provenienza affonda le radici in Cina e Giappone. Si tratta, nei fatti, di un bastoncino in bambù di circa 10 centimetri che è ricurvo ad una delle estremità. Si può utilizzare per la rimozione di cerume dalle orecchie sia degli adulti che dei bambini. A differenza del cotton-fioc, che è usa e getta e non degradabile, questo può essere utilizzato fino a quando non si rovina o rompe. Inoltre è ecologico al 100% e completamente riciclabile.
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Un’altra possibile alternativa è rappresentata dal fazzoletto di stoffa che va inumidito e avvolto su di un pennellino da trucco o un oggetto simile, in modo da poter pulire le orecchie. Non va escluso neanche l’utilizzo di gocce di oli vegetali che possono favorire l’espulsione diretta di cerume, soprattutto in caso di tappi che possono arrecare non pochi problemi soprattutto di udito.