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Sapevate che l’amaranto era chiamato il “grano degli dei” grazie alle sue proprietà benefiche? Questo pseudocereale, completamente senza glutine, quindi indicato per le persone celiache , è un alimento adatto al periodo estivo, in quanto ha la capacità di raffreddare la temperatura corporea. Pianta originaria del centro America, alimento base per Aztechi e Incas, è ricchissimo di proteine di alta qualità e, contrariamente agli altri cereali, contiene il doppio di lisina, un aminoacido essenziale.
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Le proprietà
Fonte di fibre e ferro, oltre che di proteine, è anche altamente digeribile ed ha un sapore dolciastro che ricorda la nocciola. Di esso vengono usate anche le foglie, come in India, per esempio, dove molti bambini soffrono spesso di mancanza di ferro e le foglie di amaranto ne contengono molto di più degli spinaci.
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Come si prepara
Prima di tutto, l’amaranto va lavato in abbondante acqua corrente, poi può essere tostato, oppure bollito in un quantitativo pari a 3 volte il suo peso per circa 30-40 minuti.
Dopo questo tempo, non bisogna mescolare ma, spenta la fiamma, si lascia riposare per altri 10 minuti a pentola coperta, per permettere ai chicchi di di gonfiarsi.
Una particolarità dell’amaranto è la capacità dei chicchi, dopo la cottura di aggregarsi come massa gelatinosa che può risultare sgradita, ma è molto utile per la preparazione di polpette e sformati. Il consiglio è quello di cucinarlo con altri cereali: è ottimo con farro, orzo e riso e ne migliora il valore nutritivo. L’amaranto è particolarmente indicato per preparare zuppe, sformati, polpette e addirittura barrette ai cereali. Vediamo qualche ricetta per questo alimento definito il “grano degli dei”.
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Zuppa di amaranto e zucchine al curry
Lavate l’amaranto con acqua corrente e poi fatelo scolare, mentre nel frattempo fate soffriggere in un filo di olio, cipolla, un pizzico di sale, rosmarino e curry. Aggiungete le zucchine, tagliate a rondelle, e continuate a mescolare. A questo punto versate l’amaranto e fatelo tostare insieme alle zucchine, aggiungete il brodo di verdure, ricordando che deve essere circa 3 volte il peso dell’amaranto e portate a bollore. Coprite, fate cuocere per 35 minuti, poi unite il basilico tritato e l’olio, lasciate riposare per qualche minuto e servite.
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Sformato di amaranto e spinaci
L’amaranto, come al solito va lavato e poi messo a cuocere in acqua bollente così come abbiamo già detto in precedenza, in modo da ottenere una bella consistenza gelatinosa. Nel frattempo, cuocete gli spinaci in una padella antiaderente, insieme ad olio, uno spicchio di aglio, sale e pepe Prendete una pirofila e alternate uno strato di amaranto a uno strato di spinaci, aggiungendo un pugno di pinoli al centro se volete e una spolverata di pangrattato. Finte tutto con un altro strato di amaranto e ancora del pangrattato. Accendete il forno a 200 gradi, in modalità grill e infornate la pirofila per circa 15. 20 minuti. Lasciate raffreddare e servite con contorno di verdure cotte a vapore.
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Polpette di amaranto
Per le polpettine, cucinate l’amaranto come visto per lo sformato, fino ad ottenere una consistenza densa. Fate raffreddare e unite prezzemolo tritato, un pizzico di curcuma, zenzero, un peperone tagliato a pezzettini, una patata passata nello schiacciapatate. Formate le polpettine e cuocete da entrambe le parti, in una padella antiaderente con un filo di olio. Servite con legumi o verdure.
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