In Amazzonia il numero degli incendi aumenta in modo esponenziale. La situazione è molto grave: vediamo cosa sta succedendo e le cause di questo quadro allarmante.
Nota come polmone verde del mondo, l’Amazzonia è culla di un patrimonio naturalistico immenso. Foresta più grande sulla faccia del globo, è animata da bellezze uniche incontaminate. Pregiati doni regalati dalla nostra madre terra che purtroppo si trovano in serie difficoltà. I suoi meravigliosi 52 mila chilometri, infatti, sono in grave pericolo per via degli incendi, ormai diventati incessanti.
I roghi si susseguono tra i suoi angoli, raggiungendo picchi storici e facendo scattare l’allarme. Secondo i dati gli incendi sarebbero cresciuti del 120% da maggio ad aprile. Sono 1962 le segnalazioni nelle zone che hanno smosso l’azione dei soccorsi lo scorso mese. Un quadro allarmante dettato da un motivo preoccupante: andiamo a scoprirlo.
In Amazzonia si sta vivendo un vero incubo. È un periodo davvero difficile, consumato dalle fiamme che divampano per la sua foresta.
L’immensa area, estesa lungo il Rio delle Amazzoni, già in passato si è trovata in una situazione simile e la cosa allarma molto. Infatti, la sua integrità è fondamentale per il mantenimento degli ecosistemi nella loro interezza. Il polmone verde del globo stabilizza il suolo, regola i cicli dell’acqua e mantiene stabile l’umidità.
Negli ultimi anni l’agire insostenibile dell’uomo, tra inquinamento, cambiamenti climatici nonché coltivazioni e allevamenti del bestiame massicci, ha portato anche al preoccupante processo di deforestazione (per scoprirne di più leggi qui). E così di questa immensa foresta solo 1/3 è illesa. A tutto questo si aggiunge la minacciosa presenza degli incendi. Ma come mai sono così tanto aumentati negli ultimi mesi? Ecco il motivo.
Considerata parte del patrimonio dell’UNESCO, le condizioni in cui verte la foresta Amazzonica non sono per nulla positive. A peggiorare le cose è il problema degli incendi che torna a farsi sentire. In estate già gli scorsi anni aveva allertato il mondo intero: la situazione nell’ultimo periodo si è ulteriormente inasprita. In particolare lo scorso maggio.
La cosa più preoccupante è che la ragione di questi incendi non è assolutamente implicabile alla natura, visto che la foresta di per sé non brucia per via della sua condizione di perenne di umidità.
A determinare i roghi è un solo motivo: l’uomo. Gli incendi sarebbero, quindi, intenzionali e sono principalmente considerati di responsabilità degli agricoltori che ricorrono alla strategia di tagliare e bruciare per liberare le aree. Gli alberi spesso vengono tagliati per poi essere lasciati a riposo – per perdere la loro umidità – e infine vengono bruciati, infrangendo la legge visto che questa pratica è vietata in Brasile durante i periodi estivi. Il risultato? Un proliferare di incendi che inceneriscono la preziosa foresta.
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