[galleria id=”767″]E’ di poche ore fa una notizia terribile per il nostro ambiente. In Australia un cargo cinese in navigazione è rimasto incagliato nella Grande barriera corallina, e rischia di procurare un danno ambientale di proporzioni epiche. Lo sventurato episodio è successo a meno di 100 km da Great Keppel Island, un vero e proprio Eden australiano, ricco di elementi ambientali di rara bellezza, proprio vicino alla costa orientale del Queensland. Oltre al fatto che la nave si è incagliata nella barriera corallina procurando una deturpazione, c’è di peggio: il cargo, che trasporta petrolio, rischia di spezzarsi in due.
L’imbarcazione cinese si chiama Sheng Neng I, ha una lunghezza pari a 230 metri e carica 65mila tonnellate di carbone ma, quel che è peggio, anche 950 tonnellate di carburante. Purtroppo una minima parte di questo petrolio si è già riversato nel mare procurando, seppur lieve, un piccolo disastro ambientale. Ma quello che è peggio è che, se questo cargo si spezzasse, tutto ciò che trasporta finirebbe inevitabilmente a contaminare le acque e la splendida barriera corallina.
Il Presidente del Queensland, Anna Bligh, in queste ore sta cercando di tranquillizzare tutti sottolineando che verrà fatto “ogni sforzo possibile per limitare l’impatto di questo incidente“. Questo episodio reprorevole dimostra come le denunce lanciate dagli ambientalisti da anni non siano infondate. Infatti loro hanno sempre reclamato affinchè nella zona della Grande barriera corallina venisse promulgato l’obbligo per le imbarcazioni di avere tra l’equipaggio un esperto pilota che sapesse riconoscere le aree adatte alla navigazione e quali no, appunto per evitare incidenti come questi.
Immagini tratte da:
angioli.it
nautica.it
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