L’Ue ha finalmente deciso: stop all’importazione di legname illegale dai Paesi stranieri. A stabilirlo è stato il Parlamento Europeo, che con 644 voti a favore e 25 miseri riscontri contrari, ha approvato una legge che esclude i rapporti commerciali con società le quali ottengono legna e derivati da attività non legali, non ecosostenibili, volte alla deforestazione selvaggia. Un segnale positivo quello della Ue, che dovrebbe essere applicata a tutti i Paesi dell’Unione. Se ciò avvenisse, a partire dal 2012 ci sarà una messa al bando collettiva di questo genere di legname illegale, con connesse sanzioni per le cosidette “mafie del legno“.
Grande plauso per le decisioni europarlamentari, naturalmente, da parte delle associazioni ambientaliste. Il problema della deforestazione in alcune aree del mondo è molto marcato, per cui una decisione di questo genere andava intrapresa in maniera quasi obbligata. Tra le associazioni pioniere di questa causa troviamo Greenpeace, che tramite Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste, ha dichiarato: “Questa legge è un segnale di divieto di accesso per tutti i produttori e commercianti di legno senza scrupoli che finora hanno operato nei nostri mercati. Finalmente, abbiamo una legislazione che garantisce un terreno di gioco più giusto e favorevole per tutte le aziende virtuose e i consumatori che vogliono vendere e comprare, operando scelte sostenibili“. Di certo, l’esempio offerto dalla famosa Cartiera APP purtroppo non segue una linea di pensiero ecosostenibile!
Prosegue Chiara Campione: “Siamo soddisfatti per questa pietra miliare in difesa delle ultime foreste del pianeta ma riteniamo che c’è ancora molto da fare per ridurre le responsabilità dei mercati europei sulla deforestazione: ad esempio, l’Europa deve sostenere un meccanismo finanziario efficace per la protezione delle foreste nell’ambito degli accordi sul cambiamento climatico“.
Molto soddisfatto lo è anche il WWF. Massimiliano Rocco, responsabile TRAFFIC e Timber Trade del WWF Italia, ha dichiarato quanto segue: “Con questo significativo voto il Parlamento Europeo ha manifestato la sua piena volontà affinché il mercato del legname e dei suoi prodotti sia nella piena legalità, operi responsabilmente ed in maniera sostenibile, chiudendo la porta in faccia a chi specula su questi prodotti minacciando le ultime foreste vergini e, con la deforestazione, il clima e la biodiversità del nostro pianeta. Un’azione concreta che pone un freno a quel mercato del legname insostenibile finora sviluppatosi in Europa, corresponsabile della distruzione delle più importanti aree forestali della Terra, dal Bacino del Congo all’Amazzonia, dalle isole di Sumatra e del Borneo, alle lussureggianti e ancora inesplorate foreste della Papua Nuova Guinea, e allo stesso tempo riduce la nostra consumistica impronta sulle risorse del pianeta“.