Infatti la produzione di rifiuti nelle nostre città si è abbassata nel corso dell’anno dello 0,2 per cento. Potrebbe sembrare un dato irrilevante, ma nel complesso risulta invece una percentuale molto significativa, soprattutto se consideriamo che il numero si fa molto più consistente nel caso dei rifiuti presenti nelle discariche (si parla di un calo di 765 milioni di tonnellate) o abbandonati nell’ambiente.
E’ diminuita anche l’energia elettrica fornita nelle abitazioni, con un calo del 6,5%. Tutti dati indicativi del risparmio che gli Italiani hanno voluto seguire per evitare di restare senza soldi a fine mese. Naturalmente tutto questo va a beneficio dell’ambiente, perché una produzione minore di rifiuti e un utilizzo più ristretto di energia elettrica portano ad una riduzione delle emissioni e quindi ad un minore inquinamento.
La crisi economica ha avuto degli effetti anche nella diminuzione dell’utilizzo di mezzi di trasporto altamente inquinanti, anche se in questo caso il miglioramento arriva anche dal passaggio graduale ad automobili di classe Euro 4, nelle quali è ridotta l’emissione di gas inquinanti. I risultati raggiunti dall’Italia sui gas serra in base alle direttive internazionali del Protocollo di Kyoto sono abbastanza positivi , ma nonostante questo ancora non sono stati raggiunti i dati previsti. Si tratta comunque sempre di un punto a favore della tutela ambientale.
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