Roma è la città più verde del mondo. Nonostante questa leadership davvero invidiabile sul fronte ambientale, la metropoli italiana non riesce tuttavia a godere di un livello qualitativo dell’aria altrettanto apprezzabile. L’elevato traffico (la città possiede, ad esempio, il record europeo di presenza di scooter e moto) compensa infatti i benefici degli ampi spazi ecologici presenti all’interno del perimetro urbano.
A sostenere quanto sopra è stato, negli scorsi giorni, il primo Rapporto Osservasalute Aree Metropolitane 2010, curato dall’Osservatorio Nazionale per la Salute nelle Regioni Italiane, dell’Università Cattolica di Roma. Secondo lo studio, Roma sarebbe seconda solamente a Oslo per quantità di spazi verdi, ma la capitale della Norvegia possiede “solamente” mezzo milione di abitanti, ed è perciò difficilmente paragonabile alla densità del capoluogo laziale.
Gli spazi verdi a disposizione per singolo abitante romano sono in ogni caso ben 131,7 metri quadri, contro una media nazionale di 93,6 metri quadri.
Purtroppo, però, Roma possiede anche un numero di auto e di veicoli inquinanti in circolazione pari a 706,7 ogni mille abitanti, contro una media nazionale di 616,7 unità.
In altri termini, il traffico e le emissioni nocive provocate dall’ingente quantità di mezzi a due e quattro ruote (Roma è seconda solo dietro alla caotica Mumbai) controbilancerebbe i bonus ambientali provocati da parchi e luoghi alberati diffusi in tutta la zona abitata.
La soluzione ecocompatibile sembra essere quella di un utilizzo più massiccio dei mezzi pubblici. Ma il cambiamento culturale pare davvero molto lontano.
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