Uccisa da una implacabile ameba mangia cervello, la vita di una giovane è finita nel giro di alcuni dolorosissimi giorni. L’incubo era iniziato dopo una giornata di divertimento.
Ameba mangia cervello stronca la vita di una giovanissima, in maniera tanto inaspettata quanto terribile e repentina. Nelle scorse settimane la sfortunata Megan, una ragazza di 17 anni che viveva in Georgia, negli Stati Uniti, si è spenta a causa dei danni devastanti causati da un gente infettivo protozoario. Si tratta di una morte davvero tremenda. La vicenda risale al mese di luglio ma la notizia ha trovato diffusione solo adesso.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, che si sono avvalse anche delle testimonianze degli amici della giovane, quest’ultima e diversi altri suoi coetanei erano andati a fare un bagno in un lago che sorge molto vicino proprio a dove Megan abitava. Una cosa già fatta tante altre volte ma che ha portato in questa circostanza ad un epilogo irreversibile, per colpa di una ameba mangia cervello. La causa del decesso è stata individuata in un secondo momento.
A distanza di quattro giorni da quel bagno che Megan ed i suoi amici avevano fatto l’11 luglio, lei si era svegliata con un mal di testa molto forte. Il fatto che permanesse per ore aveva persuaso la madre della 17enne a condurre sua figlia al pronto soccorso. I controlli svolti in ospedale si erano risolti con una diagnosi forse eccessivamente frettolosa. Per i medici che l’avevano presa in cura, la liceale aveva soltanto una semplice sinusite, prescrivendo l’assunzione di un antibiotico.
Le condizioni di salute di Megan sono andate però peggiorando di giorno in giorno. L’ameba mangia cervello che l’aveva aggredita durante il bagno nel lago stava progredendo in maniera ormai irreversibile, danneggiandone sempre di più la massa cerebrale. E la ragazza nel frattempo ha avuto altri mal di testa sempre più massacranti, febbre alta e vertigini. A quel punto, dopo una nuova visita in ospedale, la giovane è stata intubata perché era finita in coma farmacologico.
E si è reso necessario anche un delicato intervento chirurgico con tanto di apertura della scatola cranica, perché si era sviluppata anche una infiammazione al cervello che aveva provocato una espansione nociva. Tutta colpa della infezione indotta dalla ameba mangia cervello, che alla fine ha causato la morte di Megan dopo undici giorni di sofferenze. Il riscontro della successiva autopsia ha portato all’emergere della causa della morte: una infestazione da naegleria fowleri, che sarebbe entrata nella testa della 17enne penetrando attraverso il naso, dalle acque del lago dove lei aveva fatto il bagno.
Questa condizione non ha una cura definitiva, e questa ameba può persino contaminare le acque del rubinetto. Anche se è una condizione molto difficile, visto che comunque l’acqua corrente che arriva nelle nostre case viene debitamente controllata e liberata dalla eventuale presenza di agenti patogeni presenti al suo interno. Ci sono anche altri precedenti altrettanto letali riguardo alla presenza nefasta dell’a ameba mangia cervello. E sono note pure le informazioni che riferiscono di quali siano le situazioni più probabili che possono comportare una contaminazione da parte della stessa.
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