E’ stato analizzato un fossile umano e quello che ne è venuto fuori è davvero sorprendente: fidatevi… è sconcertante.
Il mondo dell’archeologia è davvero affascinante, anche se non è sempre oro tutto quello che fa luce. Del resto ricordo ancora le parole della mia docente di Storia, nonché archeologa che diceva come il loro lavoro non fosse poi così bello per come sembra, perché può passare davvero tanto tempo prima che si possa trovare qualcosa di interessante e soprattutto, non è detto che questo accada.
Ma se trovi qualcosa col tuo sudore è certamente ultra gratificante e fa dimenticare tutto quello che c’è stato precedentemente. Ecco allora cosa c’è da dire su un ritrovamento, il cui studio sta facendo davvero il giro del web. Scopriamone di piu’, ti appassionerà anche se non sei del settore. Vuoi scommettere?
Gli archeologi hanno studiato un fossile umano da cui potrebbe emergere un qualcosa che forse per certi aspetti era meglio rimanerne ignari, ma ad ogni modo è giusto che si sappiano queste cose perché ci permette di capire chi siamo davvero. Nella fattispecie è stata analizzata una tibia che risale a circa 1,45 milioni di anni fa, dalla paleoantropologa Briana Pobiner direttamente dal Museo Nazionale di Storia Naturale dello Smithsonian di Washington DC. Cosa si evince da questo studio? Ecco la verità raccapricciante, tenetevi pronti.
Ebbene sì, i nostri antenati si mangiavano l’un l’altro, era quindi in corso una vera e propria forma di cannibalismo? Questa tibia è stata scoperta nel 1970 in Kenya. Sul resto rinvenuto, gli studiosi vi hanno trovato nove incisioni, tagli regolari orientati nella stessa direzione. Segni che si trovano dove il muscolo del polpaccio era attaccato all’osso.
Un aspetto questo che ha fatto pensare secondo lo studio pubblicato su Scientific Reports che questi segni sarebbero stati provocati da altri uomini con l’intento di strappare la carne e consumarla. La studiosa avrebbe notato una non sottile somiglianza tra tali segni e quelli trovati sulle ossa animali, che riportavano dei segni di macellazione.
Probabilmente gli ominidi mangiavano altri ominidi, un fenomeno che risale ad almeno 1,45 milioni di anni fa, sono queste le parole della studiosa anche se ancora l’intero team di ricercatori non riesce a fornire una risposta univoca. E tu, come la pensi sul punto?
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