La ricchezza della vita che popola il nostro pianeta è a rischio, oggi più che mai. Per questo motivo, anche la protezione della biodiversità animale contribuisce alla creazione di un futuro che possa dirsi realmente sostenibile. Infatti, si parla di uno degli obiettivi principali dell’Agenda 2030 fissati dall’ONU, e che richiede un doveroso approfondimento.
La biodiversità, ovvero la varietà di specie di piante e animali che popolano il nostro pianeta, è una risorsa essenziale per la vita sulla Terra. Non a caso, svolge un ruolo cruciale per la sopravvivenza degli ecosistemi e in altri campi vitali, come ad esempio la depurazione dell’acqua e dell’aria, la fertilità del suolo, la produzione di cibo e la protezione da calamità naturali come le inondazioni.
In tal caso si fa riferimento alla ricchezza di specie vegetali che popolano il nostro pianeta, e che vivono all’interno di un determinato ecosistema. La natura agisce secondo un obiettivo: mantenere un certo equilibrio all’interno dei già citati ecosistemi, e basta una piccola variazione per stravolgere quest’ultimo, con conseguenze potenzialmente devastanti.
Si parla della varietà di specie animali presenti sulla Terra, dagli insetti ai microrganismi, fino ad arrivare ai grandi mammiferi, ai rettili e agli animali nel loro complesso. È importante notare che, anche in questo caso, le nicchie ecologiche vengono puntualmente messe a rischio dalla presenza umana, con il pericolo di rompere il sottile equilibrio che regola questi ecosistemi.
La protezione della biodiversità è un obiettivo fondamentale dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU. L’obiettivo 15 mira infatti alla protezione degli ecosistemi del nostro pianeta, al ripristino degli equilibri messi a rischio dall’industrializzazione e alla gestione oculata di risorse quali le foreste (rimboschimento). Chiaramente questo obiettivo si propone anche come uno scudo in difesa della biodiversità, sia vegetale sia animale.
Da sottolineare che, per poterlo raggiungere, occorre un approccio in grado di agire su svariati settori, tra cui la conservazione delle specie e la lotta al climate change. Fra i punti principali troviamo la lotta alla deforestazione, alla desertificazione e in generale al degrado degli ecosistemi che consentono la sopravvivenza del pianeta (e di riflesso dell’uomo). Infine, è bene chiarire che dalla difesa della biodiversità dipendono fattori come l’approvvigionamento di alimenti, la produzione di materie prime e persino il reperimento degli elementi necessari per le preparazioni farmaceutiche.
Sono state numerose le iniziative avviate a livello globale, regionale e locale per proteggere questa risorsa così preziosa, e per contrastare i fattori che ne minacciano la sopravvivenza. Ad esempio, a favore della tutela della biodiversità animale negli anni, aziende e realtà industriali hanno promosso progetti in difesa di specifiche specie.
Ovviamente esistono molte iniziative di questo tipo, come quelle avviate dal WWF, alcune delle quali si concentrano sulla tutela della biodiversità marina e su determinate specie come i koala, i panda, gli orsi, le lontre, gli elefanti e i ghepardi.
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