Quante volte si sente dire “Facile come andare in bicicletta”? Ma perchè mai si usa questa espressione legata all’attività che tanto piace a grandi e piccini?
Ci sono certe azioni che ci vengono spontanee anche dopo tanto tempo che non le facciamo più, come ad esempio parlare, camminare, guidare, mangiare, nuotare e andare in bicicletta per l’appunto. Ma come mai alcune azioni ci restano impresse nella mente mentre altre invece vengono automaticamente cancellate? Quanti anni passati sui libri a studiare per poi dimenticare nozioni e concetti ricordati a fatica! Ma non si tratta di distrazione o capricci ma piuttosto di un meccanismo messo in atto automaticamente dal nostro cervello che tende a ricordare solo alcuni nozioni basilari. Tutto merito – o quasi – della memoria procedurale. Ma di che cosa stiamo parlando?
Andare in bicicletta, tutto merito della memoria procedurale!
Il cervello ha la capacità di automatizzare alcune procedure/azioni che sono immagazzinate durante l’infanzia e che riusciamo a ripetere anche a distanza di anni nonostante magari sia passato tantissimo tempo dall’ultima volta. Quante volte infatti capita che per via di traumi alla guida le persone si troviamo bloccate a salire in auto. Anche a distanza di moltissimi anni però ripreso in mano il volante, mani e piedi sono nuovamente coordinati come se non fosse mai passato un solo istante.
Tutto merito della memoria procedurale che ci permette di ricordare volontariamente azioni, luoghi o esperienze, ma tutto in maniera automatica come se lo avessimo sempre fatto. Il detto “facile come andare in bicicletta” indica proprio questo ripetersi di azioni e movimenti che riusciamo a controllare anche in maniera quasi inconscia.
Memoria procedurale e cervelletto: che correlazione c’è?
La memoria procedurale non è altro che un tipo di memoria a lungo termine responsabile della regolazione delle nostre abilità motorie. Essa viene codificata dall’ippocampo nel cervelletto che riesce a captare lo stimolo e a codificarlo, per l’appunto, immagazzinandolo per lunghissimo tempo come azione indispensabile per la nostra vita. In pratica è come se avessimo una sorta di hard disk nel cervello che riesce a trattenere informazioni per il resto dei nostri giorni.