Avete mai sentito parlare di anguria quadrata? Questo frutto proviene dal Giappone e può arrivare a costare anche 200 euro: perché?
Non è raro sentir parlare di frutti e ortaggi particolari provenienti dal Giappone: nel Paese del Sol Levante, in effetti, si presta molta attenzione alla ricerca e allo sviluppo di tecniche di coltivazione inusuali, che hanno lo scopo di produrre ortaggi dalle caratteristiche a dir poco peculiari. Pensiamo ad esempio al daikon gigante prodotto dall’azienda Manda Fermentation Co., che si è guadagnata un posto nel libro dei Guinness World Record con questo ravanello dalle dimensioni ragguardevoli: 45,865 chilogrammi.
L’obiettivo dell’azienda, in effetti, è proprio quello di coltivare ortaggi giganti tramite il ricorso a materie prime naturali fermentate: l’idea è quella di massimizzare la produzione, riducendo gli sprechi e fornendo ai consumatori prodotti di qualità. Oppure pensiamo alle ormai celebri fragole bianche: nate dall’incrocio di un esemplare tradizionale di fragola rossa e uno giapponese, considerato rarissimo e molto costoso.
Anguria quadrata: bella da vedere ma non altrettanto da mangiare
In altri casi, invece, la sperimentazione sui prodotti della coltivazione ha scopi più triviali: pensiamo ad esempio all’anguria quadrata. Questo frutto è considerato un vero e proprio bene di lusso poiché può arrivare a costare anche 200 euro. Eppure le sue caratteristiche organolettiche portano a riflettere: si tratta infatti di un’anguria coltivata per puro scopo estetico, che non ha lo stesso sapore dell’anguria tradizionale poiché non giunge mai a piena maturazione.
Per ottenere la forma cubica dell’anguria, il frutto si fa crescere all’interno di gabbie metalliche o di vetro, ma senza mai portarlo a maturazione completa. Dimentichiamo dunque il sapore dolce e succoso del tradizionale cocomero, considerato uno dei frutti estivi più amati da grandi e piccini. L’anguria quadrata viene venduta soprattutto a scopo ornamentale: grazie al fatto che non è matura, infatti, essa si conserva fino a un anno sugli scaffali, da cui può attirare clienti curiosi di scoprire di cosa si tratti.
Tutta la vogliono, anche se costa 200 euro
In questo senso è emblematica la testimonianza di Mario Mapelli, venditore della ditta Cortinovis del Mercato ortofrutticolo di Bergamo, il quale ha dichiarato: “nove clienti su dieci che l’hanno vista, me l’hanno richiesta. Questo significa che c’è un forte interesse da parte degli operatori a spendere per proporre una novità, molto curiosa e affascinante, come l’anguria quadrata“.