Il cervo, vittima di uno sparo, è in fin di vita: scopriamo insieme che cosa ha fatto l’anziana signora per garantire la sopravvivenza dell’animale. Epilogo stupefacente!
Arriva da una città imprecisata della Norvegia la storia di cui vi parleremo oggi, che vede coinvolti un’anziana signora di nome Ella ed un esemplare di cervo. La donna, nonostante l’età avanzata – all’epoca in cui accaddero i fatti, la nostra protagonista aveva all’incirca 70 anni -, era solita dedicarsi ad una sessione di jogging mattutina tra i boschi. Fino ad una particolare data (poi diventata memorabile), nulla era mai riuscito a sconvolgere gli equilibri di quella routine.
Un giorno, tuttavia, Ella ha riferito di aver sentito uno sparo proprio mentre stava camminando nella zona boschiva che era solita percorrere ogni mattina. Consapevole che i cacciatori dei dintorni fossero intenti a dar la caccia ai cervi, l’anziana ha continuato a vagare per comprendere se fosse accaduto qualcosa ad uno degli esemplari della zona. Con sua grande amarezza, le previsioni non si rivelarono sbagliate.
Ad un certo punto del suo tragitto, infatti, Ella si è vista sbarrare la strada da un cervo ferito (il quale, a suo dire, era ancora molto giovane). Per nulla timorosa di una reazione negativa da parte dell’animale, la 70enne lo ha trascinato con delicatezza fino alla sua abitazione, dove ha provveduto a fornire all’esemplare tutte le cure del caso. Nonostante non fosse né una veterinaria, né tantomeno un’esperta del settore, Ella non si è tirata indietro ed ha dimostrato un coraggio davvero ammirevole.
Nonostante non avesse mai trattato un cervo con una ferita da sparo, Ella non si è sottratta neanche per sogno ed ha tentato di fornire all’animale tutte le cure a sua disposizione. Dopo aver disteso l’esemplare – il quale, stando ai calcoli, era ancora un cucciolo – nella veranda della sua casa, l’anziana ha provveduto a fornirgli, come prima cosa, delle ciotole con del cibo e dell’acqua. Successivamente, Ella si è dedicata alla medicazione della ferita.
Nello specifico, la 70enne ha spiegato di averla disinfettata aiutandosi con garze e bende apposite. Pur di ottenere che il cervo avvertisse la minor sofferenza possibile, Ella ha pensato bene di somministrargli degli antidolorifici che lei stessa era solita prendere. Non sapeva, tuttavia, quale effetto una medicina del genere avrebbe avuto sull’animale. Decise, pertanto, che avrebbe atteso la notte per scoprire se il cucciolo sarebbe riuscito a sopravvivere o meno.
Con sua grande sorpresa, l’indomani, il cervo non era soltanto vivo, ma aveva addirittura provveduto a sfamarsi svuotando letteralmente le ciotole. Un primo segnale di ripresa, dunque, che venne confermato nei giorni seguenti. Ella, infatti, continuò a sfamare l’animale e a medicargli la ferita, mentre il cervo, che ormai si stava ambientando a casa della donna, si mostrava sempre meno diffidente nei suoi confronti.
Nel momento in cui l’esemplare ha riacquisito totalmente la capacità deambulatoria è tornato ad abitare nei boschi, allontanandosi dalla casa della donna che gli aveva salvato la vita. Quella, tuttavia, non fu l’ultima volta che l’animale e l’anziana si videro. Ciò che il cervo avrebbe iniziato a fare nei mesi seguenti, infatti, è qualcosa che supererà di gran lunga le vostre aspettative.
L’allontanamento tra Ella e il cervo ferito fu solamente l’inizio di una splendida, indissolubile amicizia. Come racconta la pagina YouTube Laddy Stories, infatti, l’esemplare è tornato regolarmente a far visita all’anziana, appostandosi alla sua finestra fino a quando la donna, dopo essersi accorta di lui, lo raggiungeva per sfamarlo come aveva già fatto durante la sua convalescenza. I due, pertanto, hanno continuato a rimanere amici per tutta la vita.
Quella di Ella e del cervo ferito è solamente una delle tante storie che vi abbiamo narrato a tal riguardo. Anche la vicenda di questo volontario che, dopo essersi imbattuto in una femmina di cervo investita da un’auto, è riuscito a salvare il cucciolo che l’animale portava in grembo, non potrebbe mancare di commuovervi. È proprio quando c’è collaborazione tra uomo e animale, d’altra parte, che hanno origine i racconti più strappalacrime e strabilianti che ci siano.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…