Un video commovente con protagonista un animale, un cucciolo, investito e che si trova esanime sull’asfalto salvato dai soccorritori che erano stati chiamati sul luogo
Tante volte quando nell’equazione si trova animale e strada con mezzo di trasporto che si muove ad alta velocità la fine dell’animale è segnata. Basta guardare al ciglio di tante strade e autostrade in Italia per rendersi conto di come la velocità crei centinaia di vittime ogni anno sia nella fauna selvatica sia nella fauna di quegli animali domestici che sono stati abbandonati da padroni sconsiderati.
Ma invece, ogni tanto capita di assistere a dei veri e propri piccoli miracoli con soccorritori volontari che riescono a riportare in vita queste vittime inconsapevoli dell’asfalto. Il video diventato virale mostra la tenacia proprio di alcuni di questi paramedici mentre si adoperano per praticare la rianimazione a un cucciolo di elefante finito contro una moto.
L’incidente è avvenuto nella provincia indiana di Chanthaburi. Protagonista umano un uomo di 53 anni che viaggiava a tutta velocità sulla sua motocicletta e che si è trovato ad impattare contro un cucciolo di elefante di appena un mese. L’uomo è volato per qualche metro ed è ricaduto pesantemente sulla strada mentre l’elefante, dopo aver compiuto pochi passi, è stramazzato a terra.
Un passante ha immediatamente allertato i soccorsi e le squadre sono arrivate nel giro di poco. E poi il piccolo miracolo. Mentre una squadra si occupava del motociclista, scosso ma intero, altri volontari paramedici hanno iniziato a controllare le condizioni del piccolo elefante e si sono trovati a dover eseguire le manovre di rianimazione sul posto con il massaggio cardiaco. L’animale si è ripreso e ha provato a tirarsi su in piedi anche se ancora piuttosto. Quando improvvisamente dalla foresta che costeggia la strada è apparsa la mamma.
Quando le strade attraversano gli ambienti naturali spesso selvatici può capitare di incontrare un animale selvatico. Per questo motivo sarebbe sempre bene rispettare i limiti di velocità, proprio per evitare di trovarsi ad impattare contro un animale provocando seri danni al proprio mezzo o ferite gravi all’altro essere vivente, che ha l’unica colpa di vivere a ridosso di una strada di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
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