Tra gli animali, gli uomini sono in assoluto i più intelligenti di tutti. Ma tra cani e gatti, chi la spunta? Una ricerca ha trovato la risposta. Il cane è più inteligente del gatto, insomma, è la cosa è scientificamente provata. Certificata da uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Oxford, che hanno rivelato quale è la caratteristica del cane (o meglio, del suo carattere) che è stata capace di portarlo ad una evoluzione maggiore. Scopriamo insieme qual è e quali sono i motivi che li rendono cerebralmente più “attivi”.
Sarebbe la natura socievole del cane l’origine della sua intelligenza superiore (che lo porta ad essere capace di essere addestrato facilmente). Interagire, dunque, lo ha portato ad un maggiore sviluppo cerebrale, a differenza del gatto che per colpa del suo spirito solitario e altezzoso si è evoluto meno. Ma questo discorso di maggiore evoluzione non vale solo per i cani, ma anche per gli altri animali con l’animo socievole i quali avrebbero dunque una materia grigia superiore e più pesante.
E se quindi è vero, come ha detto Suzanne Shultz ovvero la coordinatice dello studio, che “il cervello dei felini è meno sviluppato proprio a causa della minore interazione sociale dell’animale“, le scimmie vengono subito dopo l’uomo (specialmente se sono anche capaci di cantare!). La Shultz ha poi affermato che “la cooperazione e il coordinamento necessario per vivere in gruppo hanno imposto al cervello di alcuni grandi mammiferi una competenza di adattamento, strettamente correlata ad una maggiore competenza intellettiva“.
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