Animali che si mimetizzano: scopri gli esemplari che si nascondono [FOTO]

[aptica-gallery id=”53704″]Quali sono gli animali che si mimetizzano? Ci sono diverse specie, i cui esemplari si nascondono in mezzo alla natura. Generalmente si tratta di una tattica di difesa che impedisce ai predatori di scovarli. In ogni caso il mimetismo costituisce uno dei più straordinari fenomeni che si possono riscontrare nel mondo naturale. Vediamo alcuni esempi.

Camaleonte
Il camaleonte è un rettile, che ha come peculiarità la capacità di cambiare colore a seconda della superficie sulla quale si trova. La tonalità cambia anche in base alle situazioni. Per esempio, diventa più vivace durante il combattimento, come una forma di minaccia nei confronti dell’avversario. Il cambiamento di colore è possibile grazie ad alcune cellule specializzate che si trovano sotto la sua pelle trasparente. Quelle poste sullo strato superiore contengono pigmenti gialli e verdi; quelli inferiori una sostanza cristallina colorata, che è chiamata guanina, in grado di riflettere specialmente la luce blu o bianca.
Geco
Il geco vive soprattutto negli ambienti caldi in tutto il mondo. Alcuni gechi sono maculati, mentre altri possono essere anche colorati. Ci sono delle specie che cambiano colore mimetizzandosi con l’ambiente circostante, altre che mutano la loro tonalità in base alla temperatura esterna. In ogni caso la loro cute raggrinzita costituisce un ottimo strumento soprattutto per appostarsi e catturare più facilmente le prede, senza essere notati.
Mantide religiosa
La mantide religiosa ha una colorazione vivace con funzioni mimetiche oppure di richiamo. A questo contribuisce anche la sua posizione particolare, con le zampe anteriori in posizione di “preghiera”, ottenuta mediante l’accostamento dei femori. Anche il mimetismo della mantide religiosa serve più che altro a catturare le vittime, che sono costituite soprattutto da lucertole, ranocchi e uccelli. Una curiosità: alcuni maschi vengono divorati dalle femmine durante l’accoppiamento.
Leopardo
Le macchie del leopardo sarebbero il risultato dell’adattamento all’ambiente. Lo ha dimostrato una ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati su Proceedings of the Royal Society B. Il tutto sarebbe dettato da una funzione mimetica, infatti è stato constatato che i disegni più complessi e irregolari si sviluppano su quegli esemplari che vivono in condizioni di scarsa illuminazione e in zone più dense di vegetazione, come le foreste.
Rospo
Il rospo si mimetizza molto bene con l’ambiente circostante grazie al suo colore tipico della pelle, che lo fa nascondere facilmente fra i sassi. Infatti, numerosi ciottoli, fra i quali mimetizzarsi, si trovano comunemente negli ambienti acquatici che l’animale predilige. Il rospo comune è l’anfibio più grande d’Europa, ha una colorazione marrone, che può tendere al rossiccio e si difende grazie anche alle verruche della pelle, che, in contatto con le mucose, secernono delle sostanze urticanti. Se viene minacciato assume una posa con la testa abbassata e la parte posteriore del corpo. Un effetto che contribuisce a farlo passare maggiormente inosservato.
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