Morta una settimana dopo essere stata gravemente ferita: una donna è rimasta vittima di un alce, si tratta di un evento rarissimo.
Chi ha memoria, non ricorda davvero di avere mai visto nulla di simile: una donna è deceduta nelle scorse ore, dopo essere stata pesantemente colpita, in più parti del corpo, da un attacco di un alce. Il marito della donna l’ha trovata nel cortile della loro casa, nel pomeriggio del 26 ottobre, quando è rientrato dal lavoro.
Da quanto si apprende, il ritrovamento è avvenuto intorno alle 18.00 e la donna era priva di sensi nel momento in cui il partner è intervenuto. Una vicenda tremenda, che ha lasciato davvero senza parole la popolazione della città in cui si è consumata la tragedia.
I tragici eventi si sono consumati a Pine Lake, una comunità a 15 miglia a sud-est di Kingman, in Arizona e stando a quanto sottolinea la popolazione locale, sarebbe la prima volta che si verifica un evento di questo genere. Gli alci si caratterizzano per i loro palchi, ovvero le grandi corna di cui sono dotati gli esemplari maschi di questa specie. Come noto, le corna per questi animali non sono solo un fattore estetico.
Vengono infatti utilizzate quasi sempre a scopo difensivo, per non finire prede di altre specie animali e al contempo possono essere utilizzate anche negli scontri con altri animali della propria specie. Gli attacchi all’uomo, in ogni caso, sono davvero rarissimi e quanto accaduto a questa donna è qualcosa di fuori dall’ordinario. La donna dopo l’attacco è stata portata in un ospedale locale e poi trasferita al Sunrise Hospital di Las Vegas.
Lo riferiscono fonti locali, spiegando che immediatamente è stata messa in coma farmacologico, ma verosimilmente si trovava a terra ormai da diverso tempo e per questo le sue condizioni sono apparse gravissime. Nonostante le cure che le sono state prestate, nelle scorse ore familiari e sanitari ne hanno confermato la morte.
In un primo momento, il marito della donna non aveva chiaro cosa fosse accaduto alla moglie e gli stessi sanitari non si erano mai trovati davanti a nulla di simile. Sono stati poi gli investigatori di Game and Fish i primi a sostenere che le ferite riportate dalla donna su tutto il corpo potevano essere ricondotte a un attacco da parte dell’alce. A portarli verso questa ipotesi, una serie di elementi.
In particolare, avevano notato anche un secchio di mais rovesciato e diverse tracce di alci nel cortile dell’abitazione della coppia di coniugi, subito dopo essere arrivati sul luogo dell’aggressione. Sono stati segnalati cinque attacchi di alci in Arizona negli ultimi cinque anni, ben più degli anni precedenti, ma in ogni caso per la prima volta una persona era stata colpita in maniera mortale.
Dopo l’aggressione della donna, è scattato l’allarme, perché si pensa che gli alci possano tornare a colpire e per tale ragione è stato diramato un comunicato, diffuso anche porta a porta, per sottolineare come non ci si debba avvicinare a questi animali, né bisogna dare loro da mangiare. Nel frattempo, Game and Fish ha reso pubblico che continuerà a monitorare l’attività degli alci nella zona.
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