Gli animali del bosco costituiscono una parte affascinante della fauna selvatica: la loro capacità di adattamento li aiuta a sopravvivere nel loro habitat naturale.
Gli animali del bosco sono vari e appartengono a specie differenti. Vi troviamo lupi, orsi, volpi, scoiattoli, ma anche gufi, camosci, ricci. E diverse sono le loro abitudini, in relazione anche all’ambiente in cui si ritrovano a vivere.
Il bosco presenta una grande biodiversità e si presta bene ad essere abitabile da tutti quegli esemplari che sono alla ricerca di cibo e rifugio. È molto interessante conoscerne abitudini e comportamenti. Vediamo insieme tutti gli esemplari principali.
Dai grossi predatori come il lupo e l’orso bruno, agli uccelli come gufi e cuculi, e ancora cervi, marmotte, camosci, ricci e scoiattoli, sono tanti gli animali che amano vivere nei boschi, trovando qui il loro habitat ideale. Alcuni carnivori, altri onnivori e altri ancora totalmente erbivori. Gli esemplari più comuni e amati dei quali ci occuperemo sono:
Alcuni di questi animali sono amatissimi dai più piccoli, anche per come sono stati rappresentati al cinema, nel corso dei decenni, con film d’animazione e d’avventura rivolti a un pubblico di bambini, così come per la loro rappresentazione nella letteratura dell’infanzia.
La distribuzione del lupo era omogenea in Europa, ma l’habitat del lupo negli ultimi tempi si è ristretto. In Italia comunque ne troviamo esemplari in Abruzzo e in Calabria e sull’Appennino. A poco a poco i lupi stanno colonizzando di nuovo anche le Alpi.
Sono soliti vivere in ampi spazi e in branco, all’interno del quale esiste una precisa gerarchia. I piccoli possono lasciare il gruppo già dopo uno o due anni. Il loro rapporto con l’uomo è controverso e tutti dovremmo sapere come comportarci quando ne incontriamo uno.
L’orso bruno nella nostra penisola un tempo era diffuso ad est degli Appennini. La caccia eccessiva e il bracconaggio hanno portato alla riduzione degli esemplari. In effetti, attualmente in Abruzzo è presente solo una popolazione isolata di orsi.
Da adulti non mostrano alcun timore di scontrarsi con altri predatori: riescono ad affrontare, anche singolarmente, branchi di lupi e felini, sottraendo ad essi le prede. Come altri orsi, anche l’orso bruno va in semi-letargo durante la stagione fredda.
Di forma lunga e affusolata, la donnola ha un aspetto decisamente birichino, merito probabilmente dei suoi occhietti vispi. Animale carnivoro prevalentemente notturno, tende a vivere in solitudine, e si nutre di prede quali piccoli roditori, uccelli, pesci, rettili, ma anche di animali molto più grandi come conigli, lepri, galline. Vive nei boschi ma la si può trovare anche in pianura, nelle praterie, nei terreni coltivati e in molti altri luoghi.
Ecco un animale onnivoro, la volpe, ghiotta di roditori, uccelli, lepri, insetti ma anche frutti del bosco e bacche, di cui si nutre soprattutto in estate. Molto diffusa nei boschi italiani e facente parte della famiglia dei Canidi, ha un manto di colore marrone tendente al rosso, fatta eccezione per alcuni parti biancastre, inclusa la punta della coda.
In genere ha una lunghezza compresa tra i 70 i 130 cm e l’altezza al garrese è di circa 30-40 cm. Il muso è allungato, la pelliccia è particolarmente folta, le orecchie sono appuntite, le zampe corte.
Diffusi in tutto il mondo, i cinghiali sono animali onnivori (seppure prevalentemente vegetariani) particolarmente attivi durante la notte.
Possono arrivare fino ai 180 cm di lunghezza, hanno un aspetto massiccio e arti corti, mentre il mantello ha un colore che cambia leggermente a seconda della stagione passando dal bruno scuro al bruno tendente al grigio. Le femmine con cuccioli sono particolarmente aggressive e se si sentono minacciate, tendono ad attaccare.
Il cervo, uno degli animali con le corna più belli in assoluto, è particolarmente diffuso nei boschi e nelle foreste. Si tratta di un erbivoro di grosse dimensioni che può pesare in media dagli 80 Kg ai 150-200 Kg. I maschi sono provvisti di grandi corna dette palchi, che cadono durante la stagione invernale per poi riformarsi nel giro di qualche mese. I palchi servono loro sia per difendersi che per lottare contro eventuali rivali e corteggiare le femmine.
Il mantello è bruno con sfumature più rossastre o grigiastre a seconda della stagione. Mentre i cuccioli hanno un manto maculato. I cervi vivono in branchi guidati da una femmina, branchi che includono anche i piccoli, mentre gli esemplari adulti di sesso maschile vivono da soli. Tra gli alimenti di cui vanno ghiotti troviamo i frutti selvatici, l’erba, la corteccia degli alberi, le gemme.
Appartiene alla famiglia degli Sciuridi e pur essendo imparentata con gli scoiattoli, vive a terra. Il suo muso è corto, gli artigli sono particolarmente sviluppati così come i denti incisivi, il manto è folto, la coda lunga.
La marmotta, che è animale di alta montagna, scava articolate tane dove si rifugia in inverno, quando va in letargo per un lungo periodo. Si nutre di erbe, soprattutto aromatiche, ma anche di fiori, frutti, radici.
Quello del camoscio rappresenta un perfetto esempio di come un animale si adatti, anche nel proprio corpo, all’ambiente in cui vive. Le sue zampe, infatti, sono robuste e non hanno clavicole, in modo da consentirgli di saltare facilmente lungo le pareti rocciose. Il mantello è formato da due tipi di pelo, che riesce a proteggerlo nelle condizioni climatiche difficili e nelle forti escursioni termiche.
Fra il maschio e la femmina non ci sono molte differenze nello sviluppo delle caratteristiche corna, tuttavia i maschi hanno alla base di esse un diametro maggiore. Durante il periodo della riproduzione sono soliti sfregare le corna contro gli alberi. Il camoscio è erbivoro, ma il suo regime alimentare varia in base alle stagioni. Nel corso dell’estate può nutrirsi anche di muschi e di licheni.
Il riccio si distingue per gli aculei che ricoprono il suo corpo. Con esattezza essi si trovano distribuiti sul dorso e sul ventre, mentre vengono lasciati liberi le zampe e il muso. Ha abitudini notturne e, durante il giorno, se ne sta a riposare nella tana, che generalmente viene scavata sotto terra. In inverno va in letargo, per poi risvegliarsi a marzo e rimanere attivo fino al mese di novembre.
Lo scoiattolo ha occhi scuri e rotondi e riesce a vedere anche in condizioni di semioscurità. Viene da tutti ritenuto simpatico. In effetti non è aggressivo, anche se si dimostra piuttosto schivo, in quanto non ama molto il contatto con gli estranei.
Gli alberi e i loro frutti costituiscono una fonte di nutrimento, visto che questo animaletto si ciba prevalentemente di nocciole, noci e pinoli. Per mangiare si aiuta con le zampe anteriori e con gli incisivi, piuttosto utili nel riuscire a togliere la buccia dalla frutta.
Animali notturni che vivono nelle foreste, i gufi sono dotati di una vista infallibile perlomeno quando devono guardare lontano. Il loro muso può girarsi di 270 gradi e dato che gli occhi non possono ruotare, girano la testa. Da non confondere con le civette che sono quasi la metà del gufo a livello di grandezza e dotate di piume meno scure.
Il rapace notturno europeo più grande è proprio un gufo e per l’esattezza il Gufo reale europeo. Ma ne esistono anche altri, dal Gufo comune al Gufo pigmeo, dal Gufo delle nevi al Gufo della Lapponia, ognuno con peculiari caratteristiche.
Abitanti dei boschi, con il loro becco picchiano ripetutamente sui tronchi degli alberi e così li liberano da termiti e larve infestanti, che catturano con la loro lingua dotata di setole a uncino. Le cavità che si formano in seguito a questa attività si trasformano in rifugi per numerosi animali, rivelandosi quindi preziose.
In realtà però i picchi picchiettano anche per segnalare il territorio, per chiamare i compagni, per scavare i nidi destinati alle uova. Ne esistono numerose specie tra cui il picchio verde, il rosso maggiore, il rosso mezzano, il picchio nero, tanto per citarne alcuni.
Un uccello particolarmente solitario e opportunista, parliamo del cuculo, noto soprattutto per il suo verso che annuncia l’arrivo della stagione primaverile. Si tratta di un uccello migratore diffuso in varie parti del mondo, dall’Europa all’Africa ma anche in Asia.
Opportunista perché ruba i nidi altrui e qui vi deposita le sue uova. Lo troviamo nei boschi ma anche nelle steppe e in altri habitat, è infatti estremamente adattabile. Oltre al cuculo comune, ne esistono ulteriori specie, come per esempio il cuculo americano o quello denominato occhirossi.
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