A quanto pare l’impronta del carbonio viene conteggiata anche sugli animali domestici. È stata fatta una lista dei più ecologici.
È un po’ difficile chiedere ad un animale domestico, o in generale ad un animale, di essere ecologico. Egli fa parte stesso dell’ecologia. Ciò che va sanato non è tanto il comportamento, il modo di essere dell’animale, quanto la modalità in cui viene utilizzato dalle attività antropiche. Per fare un esempio, uno dei settori a livello mondiale che maggiormente impatta negativamente sull’inquinamento ambientale, e dunque favorisce i cambiamenti climatici, è l’allevamento intensivo di bovini.
In particolare le mucche e i ruminanti, in numero sproporzionato rispetto alla loro riproduzione in libertà, rade al suolo ettari ed ettari di prato e bosco tutti i giorni. Per non parlare delle scorie dell’animale stesso che rilasciano dei gas climalteranti. Dunque non si può certo colpevolizzare l’animale di essere poco ecologico. Semmai l’uso che l’uomo ne fa, dato che l’animale stesso diventa poi oggetto di scambio commerciale con l’estero per la sua carne pregiata.
Animali domestici, cani e gatti sono ecologici?
Rimanendo sul tema della scelta dell’animale domestico che danneggia il meno possibile l’ambiente, la prima assicurazione che si deve avere è che non si tratti di una specie in via d’estinzione. Gli animali selvatici non sono fatti per vivere in cattività. La loro sottrazione dall’habitat naturale potrebbe alterare non poco gli equilibri dell’intero ecosistema. Gli esperti, che contano l’impronta di carbonio sugli animali domestici, asseriscono che cani e gatti, che sono i più frequenti compagni dell’uomo, non hanno una buona impronta ecologica. In quanto il loro mantenimento comporta un livello di emissioni non trascurabile.
A partire ad esempio dall’inquinamento della lettiera per i gatti o del cibo per cani e gatti, che viene confezionato con alimenti industriali di origine prettamente animale. Si può rendere l’animale domestico più ecosostenibile migliorando la sua alimentazione, ad esempio cercando di confezionarla in maniera casalinga. Inoltre si può evitare di acquistare giocattoli di plastica per i propri animali domestici, che sono praticamente impossibili da riciclare. Ovviamente queste sono delle scelte che deve fare l’essere umano a vantaggio dell’animale e della collettività. Dall’animale stesso non si può pretendere che abbia una sensibilità ambientalista. Anzi in realtà ce l’ha molto di più dell’essere umano, dato che tutto ciò che crea e tutti i comportamenti che mee in atto fanno parte della sua naturale ed istintiva propensione.
La lista dei più ecologici
Ogni animale domestico ha un’impronta di carbonio, che può essere calcolata in base alle sue attività. Da recenti studi emerso alla lista degli animali domestici che possono essere utili per l’ambiente e che non lo danneggiano. In cima alla classifica si trovano le tartarughe, seguite da criceti e conigli. Sempre nei primi cinque si trovano i topi da compagnia ed i ragni. Anche i porcellini d’India sono considerati ecologici così come le anatre, i polli e le capre.