Gli animali erbivori sono quelli che si nutrono in prevalenza di vegetali: alcuni esemplari di questi sono diventati iconici e amatissimi.
Tra gli animali erbivori, possono essere fatte rientrare specie differenti, che vivono in ecosistemi diversi e adattandosi all’ambiente in cui si trovano e alle risorse che esso mette a disposizione anche in termini di cibo. Fondamentalmente si nutrono principalmente di piante, foglie, radici, fiori e altri materiali vegetali.
Come molti amanti degli animali sicuramente sanno, gli erbivori nel corso della storia del Pianeta Terra si sono adattati a vivere dai deserti alle foreste tropicali, alle praterie e alle zone polari. Vi proporremo in questa nostra guida, quelli che sono esempi di animali erbivori divenuti amatissimi:
A queste specie, vanno aggiunte altre come elefanti, giraffe, mucche, cavalli e zebre: la loro dieta varia in base alle piante disponibili nella loro regione e al loro ambiente circostante.
Una caratteristica peculiare del canguro è rappresentata dagli arti posteriori, i quali sono di dimensioni maggiori rispetto alle zampe anteriori. Si tratta di una conformazione che consente a questi animali di muoversi saltando. A questo concorre anche la coda molto muscolosa, che serve a bilanciare il corpo proprio nel salto.
Piuttosto particolare è anche l’apparato digerente dei canguri, che è diviso in comparti. Alcuni di questi presentano al loro interno dei microrganismi che svolgono una funzione di aiuto del processo di digestione. Le dimensioni sono molto variabili: la specie più piccola di canguro può pesare un kg, mentre gli esemplari più grandi arrivano anche a superare i 90 kg.
Il cammello in genere vive in branchi che comprendono circa 20 esemplari. A capo del gruppo c’è un maschio. Si tratta di un animale molto resistente, che mostra una straordinaria capacità di adattamento all’ambiente, sopportando in modo facile anche le forti escursioni termiche tipiche dei luoghi in cui vive.
La resistenza è relativa anche alle fonti nutritive. I cammelli, infatti, riescono a sopravvivere per vari giorni alla mancanza di cibo e di acqua, sfruttando a loro vantaggio le gobbe piene di grasso, che si caratterizzano come vere e proprie risorse.
A differenza del dromedario, il cammello ha un pelo più folto, che diventa particolarmente lungo nella zona inferiore del collo.
I gorilla vivono soprattutto in certe zone dell’Africa equatoriale. Possono essere considerati degli animali sociali, vivendo in branchi composti da circa 10 esemplari. A capo del gruppo di solito si ritrova un maschio possente, che guida tutti gli altri per la foresta e si occupa di difenderli dagli attacchi di altri animali.
La dieta dei gorilla è costituita essenzialmente di germogli, foglie, frutti, radici, funghi, cortecce tenere e steli di bambù. E’ raro vedere i gorilla su due zampe. Di solito si trovano in posizione inclinata in avanti e hanno una caratteristica andatura.
L’alimentazione del koala si basa sul consumo di gemme e foglie di eucalipto. Nella digestione sono aiutati dall’azione di alcuni microrganismi, visto che non sarebbe possibile assimilare la cellulosa senza il loro aiuto. I microbi si trovano nel punto in cui convergono l’intestino crasso e quello tenue.
La parte del cieco svolge un ruolo di primaria importanza, perché permette il ritardo del passaggio delle foglie, in modo che l’organismo abbia più tempo per digerire la cellulosa in quella che funziona come una sorta di camera di fermentazione.
Il tutto serve anche ad evitare i possibili effetti tossici, che sono ascrivibili alla pianta dell’eucalipto. Ha una pelliccia di colore grigiastro. Nello specifico la parte superiore è grigio cenere, il ventre appare bianco e il pelo è in generale lungo, morbido e per ciò di cui si ciba odora di eucalipto.
Il panda è solito nutrirsi specialmente di germogli di bambù. In genere il suo habitat è ricco di differenti specie di queste piante, le quali muoiono dopo la fioritura. In ogni caso questi animali, nel corso della loro evoluzione, hanno sviluppato la capacità di spostarsi da un luogo all’altro, anche a grandi distanze, in modo da riuscire ad affrontare al meglio la moria di piante.
Questa abilità è stata minacciata dai sempre più frequenti fenomeni di deforestazione. Diventato un simbolo del rischio estinzione animale, il panda è un esemplare che desta molta curiosità. Le sue orecchie si muovono durante la masticazione ed è dotato di un palmo fornito di una sorta di pollice e di 5 dita. Il pollice è derivante da una modificazione intervenuta all’osso del polso.
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