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Gli animali sono in grado di prevedere i terremoti? Quanto c’è di vero

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È vero che gli animali sono in grado di prevedere i terremoti? Ci sono riferimenti già molto antichi e scoperte recenti che sorprendono.

Gli animali sono in grado di prevedere i terremoti, perché percepiscono tutto
Una capra tra le macerie (Foto Canva) -Ecoo.it

Gli animali sono in grado di prevedere i terremoti, oppure si tratta solo di un aspetto ingigantito? Ci sono dei riferimenti vecchi di quasi 2400 anni che riferiscono di come cani e gatti, ma anche altri esseri meno abituati alla presenza dell’uomo e non addomesticabili, avessero la tendenza a manifestare dei comportamenti non prevedibili ed inaspettati a margine di una qualche calamità naturale.

Ed i movimenti tellurici rappresentavano le situazioni più comuni. A parlarcene è Tucidide, tra i più noti esponenti della storiografia dell’Antica Grecia, con uno scritto che risale al 373 a.C. parlando di un sisma che distrusse del tutto la polis di Elice. Lui conferma come animali sia domestici che non abbandonarono quell’area.

La città di Elice sprofondò nel terreno per via di un violentissimo terremoto che avvenne in una notte d’inverno proprio del 373 a.C. E subito dopo fece seguito un maremoto che la sommerse del tutto. Tracce della sua esistenza emersero nel 1861, mentre fu a fine anni Ottanta che venne individuato il sito dove sorgeva.

Dal 2001 furono condotti degli studi ulteriori, fino alla conferma nel 2012 che quei resti erano proprio dell’antica Elice. E ci sono stati altri episodi simili che hanno fatto pensare come gli animali siano in grado di prevedere i terremoti

Gli animali sono in grado di prevedere i terremoti? E quanto prima?

Le macerie dopo un terremoto (Foto Canva) -Ecoo.it

Ed è vero che tante specie si comportano in modo strano. Anche in occasione dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che distrusse Pompei ed Ercolano quel che ci ha lasciato Plinio il Giovane nei suoi resoconti riporta che la fauna locale aveva abbandonato il posto.

Per gli abitanti locali si trattava solo di un presagio negativo da parte degli dei ma non avvertirono il pericolo imminente di ciò che sarebbe successo di lì a poco. Ma pure ai giorni nostri c’è chi nota un atteggiamento insolito da parte degli animali.

Accadde proprio questo nei minuti che precedettero il devastante tsunami che devastò il Sud-Est asiatico il 26 dicembre del 2004 causando la morte di 225mila individui. Gli elefanti si spostarono verso le alture e molti uccelli abbandonarono i loro nidi, mentre i cani si rifugiarono al coperto.

Alla fine sono tanti gli episodi che attestano come gli animali siano in grado di percepire dei cambiamenti imminenti, grazie alle vibrazioni del terreno in prevalenza.

Perché succede questo

Un gatto spaventato (Foto Canva) -Ecoo.it

Queste cose possono avvenire anche fino a venti ore prima che l’evento disastroso (terremoto, maremoto, eruzione) si manifesti. E più gli animali si trovano in prossimità dell’epicentro, più fanno vedere delle variazioni di comportamento evidenti.

Lo conferma anche uno studio tedesco risalente al 2020 condotto da esperti del Max Planck Institutes and Experts osservando degli animali da allevamento nelle Marche e poi anche sull’Etna, confermando come fosse in effetti possibile da parte loro prevenire terremoti ed eruzioni.

Questa cosa avviene nello specifico a casa di cambiamenti marcati con aria ionizzata e cariche elettriche presenti nell’atmosfera, e con il sorgere di frequenze basse che possono essere facilmente avvertite dagli animali. Però ci sono anche sentori che potrebbero accadere a livello chimico.

Un’altra ricerca fa sapere che grossi episodi naturali in grado di sconvolgere il paesaggio possono portare ad un aumento dei livelli di monossido di carbonio. E questo sarebbe un altro fattore che un animale sarebbe in grado di percepire naturalmente, grazie ai loro sensi molto sviluppati.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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