Il Coronavirus sta cambiando radicalmente le nostre abitudini, ci costringe a restare a casa e a rinunciare a muoversi liberamente e la conseguenza più evidente è l’immagine delle nostre città deserte. Questa nuova e temporanea situazione delle nostre città, degna di un film apocalittico, non solo è insolita ma ha anche generato una curiosa sequenza di avvenimenti. La natura sembra si stia riprendendo gli spazi che le erano stati sottratti da auto, folla, inquinamento acustico e rifiuti e così assistiamo alla presenza nelle nostre città di alcuni animali che, fino solo a qualche settimana fa, non avremmo mai pensato di vedere.
I delfini ad esempio, mammiferi che sono presenti nel Mar Mediterraneo, si sono avventurati in luoghi dove non li si vedeva più da tanto tempo come nella laguna di Venezia e nel porto di Cagliari.
Il minor traffico di imbarcazioni ha lasciato spazio ai questi simpatici mammiferi di muoversi in zone fino a qualche giorno fa impensabili, a Venezia i turisti sono solo un ricordo, i vaporetti e le imbarcazioni sono fermi o comunque le corse sono ridotte ai minimi termini e i canali sono silenziosi e tranquilli, il posto ideale dove farsi una bella nuotatina in pace.
Anche a Cagliari i delfini si sono avvicinati al porto e uno di essi è diventato la mascotte della squadra italiana che si sta preparando per l’American Cup di vela.
A Venezia nei canali non sono tornati solamente i delfini ma, il minor inquinamento delle acque, ha reso l’acqua dei canali più limpida e pulita quindi grossi banchi di pesciolini ne hanno approfittato e si sono avventurati all’interno della città.
Anche a Milano si assiste alla presenza di insoliti frequentatori di parchi e aree pubbliche: i conigli selvatici e le lepri saltellano nei parchi e nei giardini pubblici mentre le acque dei navigli vedono la presenza dei cigni e di aironi che prima erano presenti solo nelle aree del Parco Agricolo Sud.
L’insolito silenzio milanese ha fatto si che anche i più distratti cittadini si siano accorti del canto degli uccelli, il loro cinguettio, prima sopraffatto dal rumore del traffico e dalle voci dei passanti, ora allieta le prime giornate di primavera.
In alcuni campi da golf della nostra penisola, che ora sono deserti, sono stati avvistati cervi e daini che possono aggirarsi indisturbati sull’erba soffice del green.
Queste incursioni di animali nei centri abitati non sono in realtà una novità assoluta, in passato si erano già verificate delle visite da parte di animali selvatici, ma si trattava di timide e sporadiche apparizioni che, il più delle volte, avvenivano perché gli animali erano costretti ad allargare il territorio esplorato per cercare cibo e così sono stati avvistati cinghiali, cervi, lupi e perfino orsi che compivano rapidi raid in alcuni paesi limitrofi al loro areale.
Ora la non-presenza di umani rende molto più facile per gli animali muoversi in libertà e senza paura nelle nostre città, non si tratta di veloci visite in cerca di cibo ma una vera riappropriazione di un territorio.
Questo non è però un fenomeno solamente italiano, anche in altri paesi si registrano diverse visite di animali nelle città: in Thailandia ad esempio le scimmie si spingono all’interno delle città lasciando i loro abituali territori solitamente adiacenti ai templi; mentre in Giappone, i famosi cervi di Nara, prima liberi di girare all’interno del parco cittadino e soggetti perfetti per una foto con i templi di sfondo ora girano per tutta la città in cerca di cibo.
L’assenza delle persone nei campi coltivati di alcune regioni rurali in Asia ha lasciato campo libero agli elefanti che si addentrano nelle piantagioni alla ricerca di cibo che, fino a poche settimane fa, non potevano raggiungere.
Una curiosità che riguarda questi gentili giganti: gli elefanti sembrano essere ghiotti di alcool e riescono a trovarlo facilmente grazie al loro olfatto molto sviluppato così, potendo sfruttare la maggior libertà di movimento hanno saccheggiato alcune scorte di alcool di alcuni contadini; il risultato di questi furti è che si sono ubriacati come i peggiori frequentatori del pub di Dublino; la conseguenza? Sono stati visti e fotografati mentre schiacciavano un pisolino sdraiati nei campi di te.
Mentre la presenza degli alligatori nei campi da golf della Florida o di enormi coccodrilli nelle piscine australiane invece non desta molto stupore, in quanto queste apparizioni sembrano piuttosto comuni anche in tempi normali.
La speranza di noi tutti è che questa situazione di emergenza legata al Covid-19 termini presto, ma speriamo anche che ci lasci la consapevolezza del messaggio che la natura ci sta dando.
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