Il problema degli animali in via di estinzione si fa sempre più pressante in Kenya, a tal punto che si ipotizzano nuove riserve naturali anche private per risolvere il problema. Flora e fauna sono chiaramente legate da un delicato equilibrio, talvolta messo in discussione da cause esterne: in questo caso, sul banco degli imputati la presenza umana e in particolare l’attività di bracconaggio selvaggio.
In Kenya, nonostante la caccia sia proibita da più di 30 anni, le misure per contrastare queste pratiche selvagge non sono così efficaci, a discapito della protezione degli animali e, più in generale, della tutela dell’ambiente; a questo, inoltre, si aggiunge in Africa, in Kenya in particolare, una presenza umana notevolmente cresciuta in termini di visitatori, soprattutto cinesi. Un altro problema sono le mandrie bovine, in crescita e capaci di mettere a rischio l’equilibrio della biodiversità. I dati parlano chiaro: in circa 30 anni gli animali selvatici sono arrivati a un terzo di ciò che erano: la soluzione migliore in termini di sviluppo sostenibile sembra configurarsi nell’area protetta, una zona da gestire con i Masai del luogo, convincendoli sull’efficacia dell’idea. In fondo, in discussione c’è la sopravvivenza di tutti. Anche la loro.
Nel mondo della skincare, gli attivi cosmetici sono protagonisti indiscussi. Si tratta di ingredienti fondamentali…
Nel mondo si assiste sempre di più ad una crescita di fenomeni meteo fuori dall'ordinario.…
Anche quest’anno si prevedono rincari di oltre il 10% sulle bollette dell’energia, cosa che porterà…