Per combattere il fenomeno degli abbandoni, qualcuno propone di inserire gli animali nello stato di famiglia. Cani e gatti, quindi, ma non solo. La proposta è partita nel 1998 dal politico Pdl Alberto Gagliardi, vicepresidente del Consiglio comunale, e attualmente è stata rispolverata da Pinuccia Montanari, assessore comunale alle Politiche per il benessere degli animali. “Inserire i cani nello stato di famiglia? Certo, l’idea è questa“. In questo modo, Fido e Minù potranno entrare a far parte in maniera giuridica della famiglia, e godere di diritti (e sottoporre i padroni a doveri).
La Montanari ha poi aggiunto: “Confidiamo di stilare un ordine del giorno per proporre alla sottosegretaria al Ministero della Salute, Francesca Martini, questa proposta, a suo tempo già presentata dal consigliere Gagliardi. È un’iniziativa importante e innovativa“. Certo, innovativa lo è, ma con sè porta anche alcune insidie. Qualcuno teme un possibile aumento delle imposte TIA, altri ritengono che prima degli animali bisogna pensare a quei cittadini che attualmente non godono di adeguata parificazione. Altri, invece, propongono lo stop alla vendita degli animali come possibile rimedio.
Ma la genovese tira dritto per la sua strada, e aggiunge: “È una proposta innovativa per il benessere degli animali, per la tutela dell’animale che si smarrisce e contro l’abbandono. Il consiglio comunale dovrebbe approvare l’8 febbraio un nuovo regolamento restrittivo nella tutela degli animali e in questo contesto ho riesumato la mia proposta di iscrivere all’anagrafe i cani come si fa con i cittadini normali, proposta per la quale, però, ci vuole una legge del Parlamento“. Voi cosa ne pensate?
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