Zoo al contrario: un fenomeno che sta divenendo oggetto di dibattito in tutto il mondo. E’ giusto, per una volta, stare dall’altra parte? Tutti i dettagli.
In Cina e in Sudafrica, stanno prendendo piede gli zoo al contrario, ovvero delle strutture in cui gli spettatori sembrano essere gli animali, mentre i visitatori sono rinchiusi in una gabbia metallica protettiva che funge anche da espositore. Sicuramente un tipo di esperienza diversa dal solito che fa porre numerosi dibattiti morali ed etici.
Per la prima volta nella storia, sono gli umani ad essere rinchiusi in gabbia. E’ il principio del reverse zoo, ovvero gli zoo in cui sono i visitatori ad essere come degli animali da palcoscenico. L’iniziativa sembra aver preso piede proprio per il messaggio etico che vi è dietro.
Gli zoo al contrario sono luoghi in cui le persone si trovano nelle gabbie e gli animali sono liberi di muoversi attorno a loro. Anche se non è etico né giusto, questa esperienza offre una piccola idea di ciò che significa essere rinchiusi in gabbia. Tuttavia, gli animali degli zoo tradizionali vivono in cattività per tutta la vita, spesso in ambienti che non corrispondono al loro habitat naturale, causando frustrazione e comportamenti autolesionisti.
I reverse zoo sono ancora degli zoo, ma offrono esperienze diverse, come la possibilità di osservare da vicino leoni, tigri e scimmie in gabbie o celle di plexiglass. In Sud Africa, presso il GG Conservation Glen Garriff, i turisti possono prenotarsi per partecipare alla Lion Experience, mentre in Cina c’è lo zoo di Chongqing. In Italia, le offerte maggiormente diffuse sono gli zoo safari a Ravenna e Fasano.
Tuttavia, c’è una differenza sostanziale tra le persone e gli animali protagonisti di queste esperienze. L’esperienza offerta dai reverse zoo dura solo un’ora o poco più, mentre gli animali degli zoo tradizionali sono prigionieri per tutta la vita, senza mai poter sentire la libertà.
Gli “zoo al contrario” hanno lo scopo di offrire esperienze nuove e inusuali. Ad esempio, in Sud Africa, al GG Conservation Glen Garriff, i turisti possono prenotare la “Lion Experience”, dove sono i visitatori a essere intrappolati in gabbia mentre i leoni vagano liberamente. Lo stesso accade nello zoo di Chongqing in Cina.
In Italia, gli “zoo al contrario” sono pochi, ma molti preferiscono gli zoo safari come quello di Ravenna o Fasano. Tuttavia, c’è una grande differenza tra le persone e gli animali che compaiono in queste esperienze.
Le persone che visitano questi zoo possono godere dell’esperienza solo per un’ora o poco più, dopo di che tornano immediatamente alla libertà. Al contrario, gli animali che vivono in zoo tradizionali sono costretti a vivere in prigione per tutta la loro vita.
Gli animali tenuti in cattività negli zoo possono vivere in condizioni molto diverse rispetto al loro habitat naturale . Mentre alcuni zoo si impegnano per fornire spazi adeguati e stimolanti per gli animali, altri possono presentare problemi legati alla mancanza di spazio, all’isolamento sociale e alla limitata possibilità di esercizio fisico.
Alcuni zoo non sono in grado di offrire agli animali spazi sufficienti per muoversi e svolgere le loro attività naturali. Questo può portare a problemi fisici e comportamentali, come l’obesità, lo stress e la depressione. Gli animali possono essere costretti a vivere in recinti ristretti o in gabbie che non consentono loro di esprimere i loro comportamenti naturali.
Molti animali sono creature sociali e hanno bisogno di interagire con i loro simili per il benessere mentale e fisico. Tuttavia, negli zoo, gli animali possono essere tenuti in isolamento o in gruppi troppo piccoli, privandoli della possibilità di stabilire relazioni sociali significative. Questo può portare a problemi comportamentali e di salute.
Gli animali selvatici sono abituati a spostarsi su grandi distanze e a svolgere attività fisiche per cacciare, esplorare e marcare il territorio. Negli zoo, gli animali possono essere confinati in spazi limitati che non consentono loro di soddisfare i loro bisogni di movimento e di esercizio fisico. Questo può portare a problemi di salute, come l’atrofia muscolare e l’obesità.
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