L’On. Brambilla ha le idee chiare sul tema degli animali: vuole che tutti i luoghi pubblici concedano il libero ingresso agli amici a quattro zampe domestici. Cani (e gatti) al guinzaglio quindi anche negli uffici postali e sui mezzi di trasporto pubblico senza problemi. Non tutti sanno che Michela Vittoria Brambilla è un’appassionata di animali, ma adesso con questa proposta anche i più scettici saranno d’accordo con questa affermazione. Con la preziosa collaborazione dell’Anci, forse l’ordinanza potrà diventare realtà in tutti i comuni d’Italia.
La particolare ordinanza prototipo riguarda il suolo pubblico e in un paragrafo prevede che “Ai cani accompagnati dal proprietario o da altro detentore è consentito l’accesso a tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, compresi gli uffici pubblici, i giardini e i parchi è fatto obbligo di utilizzare il guinzaglio e, ove sia necessario, anche l’apposita museruola. Qualunque deiezione degli animali stessi deve immediatamente essere rimossa a cura del proprietario/detentore, che dovrà essere munito di paletta/raccoglitore e riposta negli appositi contenitori. È fatto divieto di utilizzare collari elettrici nonchè di utilizzare fuochi d’artificio o petardi in luoghi pubblici, con esclusione delle giornate di festa stabilite dal calendario (Capodanno, dove tral’altro i botti spaventano molto gli amici animali, ndr.)“.
Anche per il trasporto pubblico, come appunto evidenziavamo sopra, la proposta è valida. Infatti sempre la famosa ordinanza enuncia che “è consentito l’accesso degli animali su tutti i mezzi di trasporto pubblico operanti nel territorio comunale. Il proprietario, o detentore a qualsiasi titolo, che conduce animali sui mezzi di trasporto pubblico dovrà aver cura che gli stessi non sporchino o creino disturbo o danno alcuno agli altri passeggeri o alla vettura“.
Ma anche gli esercizi commerciali e pubblici (es. case di riposo) non sono esenti da tale proposta. Tanto che il Ministro Brambilla vorrebbe far sì che questi si possano opporre all’accesso degli animali solo facendo regolare richiesta scritta alle autorità competenti e motivandola “sulla base di concrete esigenze di tutela igienico sanitaria sussistenti nel caso di specie“. Consoliamo i proprietari di attività commerciali che non otterranno il nulla osta dicendo loro che è statisticamente provato: i negozi aperti agli animali fanno gli affari migliori!
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