Fra gli animali strani rientra anche l’orso bruno? A differenza di quanto di possa pensare esso non è affatto pericoloso. A mostrarcelo è un curioso filmato, messo a punto con il cellulare da Giuseppe Alberti, guida del Parco Naturale Adamello Brenta, durante una passeggiata con la moglie e il nipotino di quattro anni. Un vero e proprio incontro ravvicinato con l’orso, che si è trovato ad essere a 15 metri di distanza. Si è trattata di un’occasione per fare il punto sulla situazione di rischio a cui sono sottoposti gli orsi, che necessitano di una vera azione di tutela.
Giuseppe Alberti, a proposito dell’incontro ravvicinato con l’orso, ha fatto presente:
Un esemplare di orso bruno, con il pelo ancora semi-invernale scuro e folto, alto circa un metro e mezzo; come fanno gli animali, non è scappato via subito ma, dopo essersi alzato sulle zampe posteriori per vedermi meglio, è rimasto per qualche istante a fissarmi incuriosito. I nostri sguardi si sono incontrati, c’è stato un confronto. Per me è stata una grandissima emozione.
Non sono solo gli orsi polari ad essere a rischio estinzione entro il 2050, ma anche l’orso bruno ha affrontato periodi di riduzione degli esemplari della specie, fino a quando non è stato messo in atto un progetto di ripopolamento con degli orsi provenienti dalle riserve di caccia della Slovenia (progetto “Life Ursus”).
Attualmente l’orso bruno è messo in pericolo anche da alcune proposte politiche che si basano su presunti danni all’uomo creati dagli orsi, per i quali potrebbe essere prevista la chiusura in aree naturali riservate, il ritorno in Slovenia e perfino l’eliminazione attraverso la caccia.
Anche l’orso bruno marsicano è in pericolo, fra gli animali in via di estinzione, per cui il problema è molto più ampio di quanto si creda. È stata addirittura messa a punto una nuova teoria matematica per conservare la biodiversità, ma i passi da fare sono ancora molti per salvaguardare gli equilibri naturali del nostro ecosistema.