In tema di animali colpisce l’allarme lanciato da Conservation International, secondo cui le tartarughe d’acqua dolce sono a rischio estinzione. Il problema riguarderebbe in modo particolare alcune specie che devono fare i conti con una serie di questioni. La caccia, il venire a mancare delle condizioni adatte per il loro habitat naturale e il commercio rappresentano i fattori che costituiscono una minaccia per le tartarughe o almeno per un terzo delle specie note. Una questione che necessita di una soluzione, se non vogliamo che a risentirne sia tutto il nostro ecosistema.
Il problema è ancora una volta costituito dalla necessità di portare avanti comportamenti ad impatto zero. Le tartarughe d’acqua dolce sono ricercate soprattutto per il fatto che si ritiene che esse possiedano delle proprietà medicinali. D’altronde questi animali hanno bisogno di un periodo molto lungo per raggiungere la maturità e quindi per riprodursi. Ci vogliono circa 15 anni, perchè tutto questo possa verificarsi. E non sono molte le tartarughe che arrivano a compiere questo percorso vitale.
La sostenibilità ambientale passa anche attraverso la tutela di specie animali in pericolo. A proposito delle soluzioni che è possibile adottare molto interessante appare il parere del dottor Van Dijk del Conservation International, che ha dichiarato alla BBC:
Tutta la domanda di tartarughe può essere soddisfatta dall’allevamento. Se siamo in grado di eliminare la raccolta non sostenibile dall’ambiente naturale, abbiamo vinto l’80% della battaglia.
Non sono da trascurare anche altri aspetti del problema. Secondo ciò che è stato riferito dalla BBC infatti:
La perdita degli habitat naturali a causa dello sbarramento dei fiumi per l’energia idroelettrica è un altro grave problema. La specie più in difficoltà è probabilmente la tartaruga gigante rossa del fiume Softshell.