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Giardinaggio

Cosa succede se annaffi le piante con l’acqua del condizionatore

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Innaffiare le piante è necessario in estate. Così come lo è per molti accendere il condizionatore. Si può utilizzare l’acqua di scarico per nutrire le piante?

innaffiare le piante con l'acqua del condizionatore fa bene?
Acqua condizionatore (Foto Adobe)

L’estate torrida 2022 e la siccità hanno creato in molti luoghi un’emergenza idrica senza precedenti. Al punto che in alcune Regioni è proibito utilizzare acqua per innaffiare le piante, destinandola così esclusivamente all’utilizzo umano. Tuttavia è comprensibile che in questo modo le piante possano morire ed appassire rapidamente. Anche se non è considerato essenziale come farsi due docce al giorno, se si ha delle piante è un dovere nutrirle e farle crescere bene. Quindi il ballottaggio tra uomo e natura continua. Allo stesso tempo, affiancato alla crisi energetica, aumenta sempre di più l’utilizzo dei condizionatori, che conferiscono un po’ di sollievo domestico all’afa insopportabile dell’estate 2022.

E per ora le strette sul condizionatore domestico non sono arrivate. L’elettrodomestico installato in casa funziona grazie ad un liquido di raffreddamento, un motore e gli split che gettano aria fredda all’interno. Si può utilizzare anche esclusivamente con la funzione di deumudificzione. Una cosa che tutte le persone che hanno un condizionatore sanno, è che in seguito al raffreddamento, e quindi alla riduzione dell’umidità nell’aria, si crea una condensa che si trasforma in acqua. Questa deve essere gettata verso l’esterno e raccolta in particolari recipienti. Dato che è acqua che “avanza”, si può usare per annaffiare le piante?

Innaffiare le piante, l’acqua del condizionatore è salubre?

Acqua condizionatore (Foto Adobe)

Quindi data la siccità ed il veto di innaffiare le piante, è comprensibile che si tenti di optare per l’acqua in eccesso, ovvero quella che esce dallo scarico del condizionatore. Tuttavia non sempre si può definire una buona idea. Infatti l’acqua del condizionatore, che proviene dalla condensa, è priva di sali minerali e cloro, fondamentali per il nutrimento delle piante.

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Ed allora si può optare per il piano B. Usare l’acqua del condizionatore per innaffiare le piante domestiche aggiungendo allo stesso tempo un po’ di concime che addizioni nutrimento all’acqua. In questo modo si eviteranno sprechi inutili ed allo stesso tempo si manterranno sane le piante.

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In caso contrario, se si utilizzasse esclusivamente l’acqua del condizionatore per innaffiare, le piante alla lunga potrebbero impoverirsi troppo ed ammalarsi. Quando una pianta ha basso nutrimento diviene più vulnerabile ed attacabile dai parassiti, loro nemici giurati. Quindi basta un po’ di concime e buona volontà per recuperare acqua preziosa di spreco e migliorare la salute del verde domestico.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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