Ieri il Ministero della Salute ha pubblicato un nuovo richiamo alimentare. Il prodotto mette a serio a rischio la salute dei consumatori
Sebbene in molti credano che il Ministero della Salute si occupi solamente di regolamentare le mascherine per il Covid-19, gli uomini di Lungotevere Ripa, anche ad agosto, svolgono continuamente azioni di vigilanza e controllo sui prodotti sul mercato. Una supervisione necessaria e fondamentale affinché sia protetta la salute e la tutela dei consumatori che vanno al supermercato per acquistare beni di prima necessità.
Controlli di routine che vengono effettuati per evitare potenziali rischi avvenuti durante la produzione. Errori che di solito sono segnalati prima che i prodotti siano accessibili al pubblico. Eppure capita che alle volte questi errori emergano successivamente, costringendo a richiamare un determinato prodotto. Come in questo caso.
Il richiamo alimentare è una delle armi a disposizione del Ministero della Salute, visto che a ogni possibile errore commesso può riversarsi sulla salute dei cittadini. Il ritiro, dunque, è forma di prevenzione a seguito di nuovi controlli e verifiche che sono eseguiti per evitare che ciò possa nuovamente accadere.
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Controlli che hanno portato gli uomini del dicastero di Lungotevere Ripa a richiamare un prodotto della Sonocos – Senegal. Un prodotto molto diffuso e consumato. Il motivo dell’ordino di ritiro, avvenuto con la pubblicazione della circolare 1849 del 30 agosto 2022 è la possibile presenza all’interno di Clorpyriphos. Ovvero un pesticida.
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Secondo quanto si legge sulla circolare il lotto fallato è il numero 6044000106039 la cui scadenza è il 29 aprile 2023. Il nome in commercio, di questo prodotto di importazione, è Sonacos e la denominazione di vendita è La Maman. L’alimento è stato prodotto negli stabilimenti siti in Le Grenier du Baol Sarl – 2 Allees Papa Gueye Fall Dakar – Senegal. Al momento non è ancora chiaro se la contaminazione sia dovuta a causa di diverse regolamentazione tra i paesi in merito all’utilizzo di pesticidi o se ciò è avvenuto per assenza di controlli. Colpisce, però, l’assenza di informazioni, nella circolare, sui comportamenti da tenere e sui possibili rimborsi.
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