Ansia climatica, una problematica sempre più frequente e preoccupante: come riconoscere questa condizione psicologica e quali sono i consigli degli esperti per farvi fronte
Nel corso dello svolgimento del Giffoni Festival, un particolare intervento concentra l’attenzione dell’opinione pubblica, specialmente in relazione alle ultime notizie ambientali che coinvolgono il Paese. Una giovane ragazza ha espresso un’opinione toccante sulla questione climatica in occasione del confronto con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Dopo aver confessato in lacrime di soffrire di eco-ansia, la ragazza ha espresso la sua totale preoccupazione per il prossimo futuro, specialmente ora che “la sua terra brucia”. La commozione del ministro Gilberto Pichetto Fratin raccoglie le opinioni delle giovani generazioni, maggiormente sensibili ai temi ambientali, come dimostra l’espansione sempre più rilevante dell’ansia climatica denunciata dalla protagonista della notizia. Quali sono i sintomi e i suggerimenti degli esperti?
Surriscaldamento climatico, inquinamento atmosferico, emergenza plastica e numerose altri temi riguardano la crisi ambientale, sempre più dibattuti e riscontrati quotidianamente. I media e gli scienziati pongono l’attenzione sui danni irreversibili che la Terra subisce, con un quadro catastrofico in assenza delle misure che possano intraprendere un’inversione di rotta.
Le fiamme che colpiscono la Sicilia e la Puglia sono una diretta conseguenza delle temperature elevate, solo uno dei numerosi eventi atmosferici estremi ai quali saremo sempre più esposti. Una realtà che spaventa, specialmente le giovani generazioni più sensibili alle problematiche ambientali, in quanto più significativamente colpite dall’impatto sul futuro. L’ansia climatica, o eco-ansia, è infatti particolarmente sviluppata nelle giovani fasce d’età, con un quadro sintomatico spesso invalidante nella vita quotidiana.
Nervosismo e paura, ansia e angoscia, impossibilità di pensare o programmare il futuro, persino difficoltà sociali, in alcuni casi con ricadute anche nel nucleo familiare: l’eco-ansia è una realtà che ha un grave impatto sui soggetti che ne soffrono. Tuttavia gli esperti evidenziano una strategia per ridurre i rischi e i sintomi, con un’azione che potrebbe persino diventare concreta per lo stesso tema. Adottare scelte eco-friendly, a basso impatto ambientale e virtuose per la salute del pianeta non solo risulta strettamente necessario ed efficace in modo diretto e riscontrabile sul problema. Il senso percettivo di utilità genera e infonde sensazioni di speranza che contrastano la preoccupazione, stimolo trasmesso anche al prossimo, generando una reazione a catena capace di alimentare la partecipazione collettiva e il conseguente benessere della comunità.
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