La natura nasconde ancora molti misteri ma quello della cascata di sangue in Antartide sembra finalmente aver trovato una spiegazione convincente oltre ogni film dell’orrore
Ciò che accade in natura, nei vari ambienti che compongono il pianeta, è oggetto continuo di studio da parte di molti team di esperti. Ma il fascino che la natura esercita sull’essere umano risale alla notte dei tempi. E per questo motivo che sono per esempio nati i miti e le leggende che avevano lo scopo di dare una spiegazione a quei fenomeni cui i nostri antenati non riuscivano a dare concreta motivazione.
Ora non abbiamo bisogno di miti e leggende per spiegare molti dei fenomeni naturali che avvengono sul pianeta. E tra gli ultimi che sono stati risolti in ordine di tempo c’è quello che ha riguardato per oltre un secolo la sinistra cascata di sangue del ghiacciaio Taylor in Antartide.
Nel 1911 il ghiacciaio ribattezzato Taylor diventò oggetto dell’attenzione mondiale. A scoprirlo il geologo Griffith Taylor che da subito cercò di trovare una spiegazione alle strane strie rossastre che dal ghiacciaio scendevano nell’acqua gelida dell’Antartide. Secondo una ipotesi dello stesso geologo scopritore del fenomeno, responsabile delle strisce rosse color sangue della cascata doveva essere la presenza nel ghiaccio di un’alga rossa. Ma la scienza non si è ovviamente fermata a questa ipotesi e ora un pool di scienziati è riuscito a trovare quella che è invece la reale spiegazione. In cui comunque rientrano almeno in parte dei microrganismi.
Il motivo per cui si crea la cascata di sangue del ghiacciaio Taylor in Antartide è infatti la presenza massiccia di sali di ferro che vengono sospinti fuori dal ghiaccio e che si trovano in realtà sotto la superficie di questa massa gelida in lento movimento. Sotto il ghiacciaio Taylor si trova infatti un ecosistema composto da acqua salata in movimento in cui vivono senza luce, senza ossigeno e con un tasso altissimo di sale, solfati e cloruro popolazioni di microrganismi.
La scoperta della popolazione di microrganismi che vive in un perenne stato di buio e in condizioni fisiche e chimiche estreme sotto il ghiacciaio Taylor e sotto la sua cascata di sangue è un ottimo punto di partenza anche per la ricerca di popolazioni di organismi simili negli esopianeti dove è possibile rintracciare le stesse condizioni di vita estreme.
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