Uno studio ha lanciato l’allarme sulla situazione dei pinguini imperatore in Antartide che sarebbero sempre più a rischio estinzione: quanto emerso.
È sempre più a rischio estinzione il pinguino imperatore. La specie che popola l’Antartide, qualche anno fa, è stata considerata dallo Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) come prossimo alla minaccia di estinzione, ma gli ultimi dati non sono rassicuranti.
Uno studio condotto negli ultimi mesi, difatti, stima che molte delle colonie di pinguini imperatore potrebbe scomparire entro la fine del secolo per via dello scioglimento dei ghiacci. Questa problematica, difatti, avrebbe ucciso circa 10mila cuccioli durante l’ultima stagione riproduttiva.
Antartide, moria di cuccioli di pinguini imperatore: specie a rischio
Una moria di pinguini imperatore senza precedenti quella registratasi in Antartide lo scorso inverno, durante l’ultima stagione riproduttiva. Circa 10mila cuccioli della specie sono morti annegati o congelati nella zona del Mare di Bellingshausen.
A provocare il decesso dei pulcini sarebbe stato il continuo e significativo scioglimento del ghiaccio che non avrebbe permesso ai cuccioli di arrivare alla maturità sviluppando le piume necessarie per resistere alle temperature sulla penisola Antartica. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dal Bas (British Antarctic Survey) e pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment di Nature che ha preso in esame alcune colonie della regione.
I risultati sono stati molto allarmanti considerando che quattro delle cinque colonie studiate hanno perso tutti i pulcini nati durante l’ultima stagione riproduttiva. Solo in una, dunque, non vi è stata una moria totale dei cuccioli. Tutto questo avrà sicuramente delle ripercussioni sul futuro di queste colonie, ma anche dell’intera specie.
L’allarme degli esperti
Secondo le stime degli esperti, difatti, lo scioglimento dei ghiacci, provocato dal surriscaldamento dell’acqua oceanica, potrebbe portare all’estinzione dell’oltre 90% delle colonie di questa specie presenti in Antartide entro il 2100. L’estensione del ghiaccio marino, difatti, a dicembre dello scorso anno aveva quasi raggiunto il minimo storico registrato l’anno precedente.
Per questa ragione, gli autori dello studio hanno chiesto interventi urgenti per ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera in modo da rallentare lo scioglimento dei ghiacci che non avrebbe un impatto devastante solo sui pinguini, ma anche sull’ecosistema dell’Antartide e sull’intero Pianeta.