Le correnti oceaniche dell’Antartide sono essenziali per le forme di vita sul Pianeta. I cambiamenti climatici le stanno traformando irreparabilmente
Sono meccanismi biologici che sembrerebbero destinati allo studio ed alla lettura di esperti del settore. Ed invece riguardano tutta la vita sulla Terra, compresa quella dell’essere umano. Si parla delle correnti oceaniche, presenti nell’Antartide, la parte di mondo in cui è presente la maggior densità di ghiacciai in relazione allo spazio occupato. L’innalzamento delle temperature medie sta provocando diverse ripercussioni dirette, tra cui lo scioglimento dei ghiacciai, da cui scaturiscono fenomeni quali l’innalzamento del livello del mare, la salinità delle acque e l’albedo terrestre, che è il potere di rifrazione della luce di una superficie, legato quaindi all’azione del sole sul suolo.
Le conseguenze indirette sono state studiate da un team capeggiato dal professor Matthew England, vicedirettore dell’ARC Center for Excellence in Antarctic Science (ACEAS) dell’Università del New South Wales di Sydney, in Australia. La ricerca, dal titolo “Abyssal ocean overturning slowdown and warming driven by Antarctic meltwater”, è stata pubblicata sulla rivista Nature.
Le correnti oceaniche, molto presenti nel fenomeno della circolazione antartica, si stanno riducendo fino a dimezzarsi nei prossimi tre anni. Sono questi i tristi pronostici della ricerca. Qual è l’importanza del fenomeno? Ogni anno circa 250 triliardi di tonnellate di acqua fredda, ricca di ossigeno e salata sprofonda nell’oceano antartico. E questo meccanismo serve alla sopravvivenza delle forme di vita oceaniche. A causa dei cambiamenti climatici, dello scioglimento dei ghiacciai, le correnti oceaniche arriveranno ad un livello più profondo, depauperando le specie presenti in superficie del nutrimento necessario a sopravvivere. L’accelerazione dello scioglimento delle calotte glaciali in Antartide e Groelandia ha come conseguenza degli impatti irreversibili sulle correnti oceaniche.
Oltre ad aver analizzato il fenomeno in mutamento delle correnti oceaniche, gli scienziati che hanno messo a punto lo studio hanno tirato delle conclusioni sulle conseguenze future: “Stiamo parlando della possibile estinzione a lungo termine di un’iconica massa d’acqua. Questi profondi cambiamenti nel ribaltamento del calore, dell’acqua dolce, dell’ossigeno, del carbonio e dei nutrienti avranno un significativo impatto negativo sugli oceani per i secoli a venire”.
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